Mancano davvero pochi giorni per poter ricevere l’esonero parziale per quanto concerne il canone Rai che ammonta ad una complessivo in porto di 90 euro all’anno. Ecco come riceverlo entro il 30 giugno 2022 così da ottenere uno sconto del 50% rivolto soltanto ad alcune categorie di contribuenti che presentino determinati requisiti.
Canone Rai 2022:cos’è l’esonero parziale
Coloro che sono idonei ad ottenere l’esonero parziale potranno dunque dimezzare il canone e pagare un importo complessivo di 45 euro. Questi importi vengono addebitati sulle bollette elettriche mensili per 9 euro ciascuna, a partire dal mese di gennaio al mese di ottobre.
Si tratta dunque di 10 bollette, ma che per coloro che avranno la possibilità di usufruire dell’ esonero parziale potranno pagare soltanto 4,5 euro per dieci mensilità.
Canone Rai 2022: l’esonero totale
Tuttavia il nostro ordinamento prevede che alcuni cittadini siano esonerati dal pagamento di questo canone e altri invece ottengono appunto il già citato sconto del 50%.
Tuttavia l’esonero può essere richiesto entro alcuni termini e quelli di quest’anno 2022 sono in scadenza.
Sarà infatti possibile chiedere l’esonero parziale del canone Rai soltanto entro il 30 giugno 2022, così da essere esonerati dall’obbligo di pagamento per il secondo semestre dell’anno corrente.
L’esenzione e quindi l’esonero totale, viene ottenuto attraverso la presentazione di un modello di dichiarazione sostitutiva entro il 31 gennaio di ogni anno.
Canone Rai 2022: chi può ricevere l’esonero parziale
Coloro che possono richiedere l’esonero parziale sono:
- gli esercenti che si occupano della rivendita della riparazione dei televisori,
- i diplomatici e i militari stranieri,
- i cittadini di età superiore a 75 anni con un reddito inferiore a €8000 l’anno e che non abbiano all’interno dello stato di famiglia altri componenti che producono redditi propri,
- Coloro che non hanno un televisore in casa.
A partire dal prossimo anno tuttavia L’Unione Europea ha previsto di eliminare il canone Rai all’interno delle bollette elettriche che già costano care a causa dell’incremento dei prezzi dell’energia.
Si tratta di un onere improprio che non è relativo al consumo di energia elettrica e quindi non può essere riscosso dalle società che distribuiscono questa materia prima.