La Lega non molla sul Canone Rai, sottolineando la volontà di ridurlo di 20 euro, passando quindi dagli attuali 90 a 70. Proprio per questo è intenzionata a presentare un emendamento alla manovra, che vada appunto a ridurre la famosa “tassa sulla televisione”, una sorta di cavallo di battaglia del carroccio negli ultimi anni.
Il quotidiano Il Giorno ricorda come la richiesta della riduzione fosse già stata bocciata dal ministero dell’economia, ma gli esponenti della Lega tirando dritto, e i parlamentari in commissione Vigilanza Rai hanno precisato che la richiesta di abbassare il canone Rai è un intervento doveroso, in quanto il servizio pubblico dovrebbe, secondo la Lega, migliorarsi senza chiedere ulteriori soldi ai cittadini. La Lega aggiunge che non è intenzionata a fermarsi e che proseguirà questa battaglia con l’obiettivo di ridurre ulteriormente il peso del Canone fino ad abolirlo definitivamente, di modo che l’azienda Rai possa stare sul mercato da sola, senza alcun aiuto statale.
CANONE RAI 2025, 320 MILIONI DI EURO IN MENO PER LA TV PUBBLICA
La riduzione del Canone Rai da 90 a 70 euro era stata già prevista nella manovra di bilancio dell’anno 2024, ed ora la Lega è tornata allo scoperto, chiedendo uno sconto per i cittadini, che rappresenta ovviamente un importante introito in meno per la tv pubblica da mettere a bilancio. Si calcola che siano 16 milioni le famiglie che pagano il Canone Rai (ne mancherebbero 7 milioni all’appello), di conseguenza facendo un breve calcolo si tratterebbe di circa 320 milioni di euro in meno per le casse della televisione statale.
Una decisione, quella di proporre una riduzione della tassa sulla tv che divide la maggioranza, così come fatto sapere chiaramente da Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia. Lo stesso forzista ha ricordato come gli azzurri sono sempre stati in disaccordo con la proposta della Lega in quanto la Rai non deve essere indebolita, lamentando la necessità di un servizio pubblico che sia forte.
CANONE RAI 2025, LA RISPOSTA DI NEVI ALLA LEGA
In ogni caso l’esponente di Forza Italia non intende puntare il dito contro i colleghi della Lega, precisando che ognuno fa quello che vuole e non c’è alcun litigio in corso nella maggioranza, ricordando come comunque il taglio del canone Rai non faccia parte del programma di governo sottoscritto in accordo fra le varie forze politiche che lo compongono.
Per Nevi quasi sicuramente si riuscirà a trovare la quadra cercando di tenere conto delle esigenze di tutti, ribadendo il fatto che la televisione pubblica italiana debba essere rafforzata e non indebolita, con un piano industriale che sia capace di reggere la competizione con le tv private nonché con i grandi gruppi stranieri. L’esponente di Forza Italia ha infine ricordato che già l’anno scorso era stato ridotto il Canone Rai per poi destinare un contribuito straordinario alla stessa tv pubblica come “compensazione”.