Ci sono due domande sul caso dossieraggio che tormentano Gianluca Cantalamessa, senatore della Lega e membro della Commissione parlamentare antimafia. La prima riguarda i mandanti, l’altra gli obiettivi di chi ha raccolto le informazioni senza autorizzazione. Ne parla al Quotidiano Nazionale, chiarendo di non essersi fatto un’idea: «Sarebbe sbagliato farsela prima di conoscere a fondo quello che è successo davvero». Ma una cosa è sicura per il senatore leghista: «Di certo non ci fermeremo prima di arrivare alla verità perché ci troviamo di fronte a un fatto di enorme portata».
Infatti, il procuratore Melillo ha parlato di un “sistema colabrodo” che ha favorito l’illegalità, confermando la necessità di una riforma. «Il procuratore ci ha già messo mano, si è preso la delega all’information technology e, a novembre, quella delle Sos, le segnalazioni operazioni sospette». Comunque, la convinzione generale è che il finanziere Pasquale Striano non possa aver fatto nulla da solo: «Sarebbe strano il contrario. Sono convinto che dietro di lui ci siano dei mandanti», commenta Cantalamessa.
DOSSIERAGGIO, CANTALAMESSA: “LEGA ATTENZIONATA DA TEMPO”
Invece, le parole del procuratore Cantone, che ha parlato di “verminaio”, sono per Cantalamessa la «conferma» della sua «inquietudine». Infatti, evidenzia che «l’aumento degli accessi abusivi, nell’ottobre 2022, va messo in relazione alla formazione del nuovo governo. Un’attività di dossieraggio non degna di un Paese democratico». Riguardo l’ipotesi che le informazioni raccolte abusivamente siano finite in mani straniere, il senatore della Lega non si sbilancia: «Prematuro dirlo, ogni ipotesi va verificata perché ci troviamo a maneggiare materiale delicato e scottante».
Il fatto che vi sia un dossier sul Carroccio, lo spinge a una riflessione: «Da tempo siamo attenzionati, siamo al centro di polveroni il cui unico fine è di danneggiarci. Perché noi, più di altri? Perché siamo un partito identitario e presente sui territori. Questo dà fastidio». Per Cantalamessa il partito è sorvegliato «da qualcuno che vuole che la Lega non vada bene, perda smalto e consensi». Ma esclude un legame con la loro presunta simpatia per Putin: «Noi abbiamo sempre distinto invasori e invasi e abbiamo sempre votato a favore dell’Ucraina». Infine, sulle prossime mosse, indica: «Audizioni importanti: Striano, Laudati e i giornalisti».