Per il terzo giorno consecutivo, dopo un weekend terribile, la Liguria resta ancora ostaggio dei cantieri in autostrade con code chilometriche e disagi totali tanto per i vacanzieri quanto per i pendolari e i camion da/per il porto di Genova: i cantieri ripartiti dopo il lockdown con tutte le manutenzioni delle gallerie programmate da Autostrade per l’Italia stanno rendendo il luglio ligure ancor più complesso di quanto già non sia la situazione del turismo, con il blocco dall’estero e le pochissime prenotazioni pervenute. 10 chilometri di coda tra Recco e Genova Est sull’A26, ma non è l’unico bollino rosso per il traffico sulle principali autostrade della Liguria: la corsia unica sulla gran parte delle carreggiate tra Genova verso Levante e Ponente dovrebbe concludersi quantomeno entro il prossimo 10 luglio, quando i lavori critici saranno terminati. Dopo però continueranno ulteriori verifiche delle gallerie, con il Ministero dei Trasporti che ha chiesto ancora stamattina ad Aspi di accelerare le ispezioni, «anche mettendo a disposizione personale e soluzioni tecnologiche più veloci».



IRA TOTI “LIGURIA OSTAGGI GUERRA GOVERNO-ASPI”

Mentre i cittadini e turisti lamentano ormai 72 ore il caos totale per poter uscire/arrivare in Liguria, il Ministro Paola De Micheli ha commentato stamane «La Liguria ha più della metà delle gallerie presente in tutto il sistema della viabilità italiana e nel tempo si sono accumulati pesanti e profondi ritardi nei controlli e nelle manutenzioni», attacca la titolare del Mit a margine di una conferenza stampa presso la “Mediopadana” di Reggio Emilia, provando a rispondere alle diverse critiche mosse contro il Governo. Su tutte, spicca l’ennesima richiesta del Governatore della Liguria Giovanni Toti di far terminare il prima possibile i disagi e i cantieri nel pieno dell’estate: «La Liguria non può restare ostaggio di una guerra tra governo e Aspi che dura dal giorno dopo il crollo del ponte Morandi». Per il Governatore di Forza Italia il tema della concessione ad Aspi non può più essere rinviato dal Governo Conte: «Il giudizio politico per un esponente di governo vuol dire un’azione conseguente. Se si ritiene che Aspi non abbia più i criteri di affidabilità per gestire la rete autostradale e c’è una mancanza di fiducia da parte del Governo è legittimo, ma si ritiri la concessione e si affidi a qualcun altro».

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