CAOS BASKET A1, SCAFATI NELLA BUFERA?
Da qualche giorno, anche in virtù di un’indagine da parte del noto programma televisivo Le Iene, si sta parlando di un possibile terremoto che potrebbe scuotere le fondamenta della Lega Basket, per la precisione un caos in Serie A1. Procediamo per gradi, perché sono arrivate delle novità: la prima notizia, lanciata anche dalla Gazzetta dello Sport, riguarda il fatto che la procura della Fip (la federazione italiana di pallacanestro) ha aperto un’indagine circa la presunta alterazione delle statistiche di alcune partite. Di cosa si tratti per la precisione non sappiamo, ma si può facilmente ricostruire: di fatto, ogni società mette a disposizione personale che si occupa delle rilevazioni statistiche, i famosi fogli che poi vanno a comporre il referto.
Ecco: alcuni di questi dati sarebbero stati alterati da soggetti comunque non tesserati, con la forte ipotesi che il motivo sia quello delle scommesse. Qual è il punto? Le Iene sono state nell’ultimo fine settimana a Scafati, per la partita della Givova contro Tortona: nel mirino sarebbe finita infatti la società campana e alcune delle sue gare giocate alla Beta Ricambi Arena (o PalaMangano), il proprio palazzetto. Cosa è successo in seguito? Che la stessa Scafati ha emesso un comunicato nel quale ha smentito ogni tipo di coinvolgimento diretto e si è dichiarata estranea ai fatti. “Nessun tesserato del club, nello specifico, risulta o è stato mai coinvolto negli avvenimenti oggetto di indagine”.
CAOS BASKET A1: SCAFATI SMENTISCE MA…
Il problema, in questo caos basket A1, è che lo stesso comunicato emesso dalla Givova Scafati ammette nemmeno troppo indirettamente che qualcosa ci sia, o quantomeno lascia filtrare questo dubbio: si legge infatti che a scopo precauzionale sono stati sostituiti “i collaboratori esterni, quindi non diretta propaggine della società, addetti alla rilevazione statistica” con tanto di risoluzione del rapporto con il responsabile della comunicazione. I casi possono essere due: o Scafati si è tutelata in anticipo facendo fuori i possibili indagati, così da togliere qualunque dubbio circa la propria estraneità, oppure il club era a conoscenza di qualcosa e per questo è intervenuto.
Una cosa è certa: se è vero che i collaboratori esterni non sono tesserati della società, è comunque responsabilità di essa metterli a contratto per la rilevazione statistica, di conseguenza Scafati potrebbe comunque pagare in qualche modo. Come? Questo eventualmente lo scopriremo se e quando terminerà l’indagine: possibile che si possa arrivare ad un’ammenda, più difficile (ma siamo nel campo delle ipotesi) che si parli di punti di penalizzazione – se non addirittura retrocessione d’ufficio – perché appunto non saremmo in presenza di tesserati, a meno che il responsabile della comunicazione appena licenziato avesse qualche parte in causa. Un bel caos quello che potrebbe colpire il basket A1, sempre che non l’abbia già fatto…