In questi giorni la stampa internazionale ha fatto cenno alla presenza delle triadi durante la repressione del movimento di protesta nella città di Hong Kong. Se da un punto di vista strettamente giornalistico diventa difficile verificare l’attendibilità di questa informativa, da un punto di vista storico le triadi hanno giocato – e giocano – un ruolo fondamentale sia nell’economia di Hong Kong che nell’economia di Macao.



Infatti Hong Kong è la sede storica delle più importanti organizzazioni criminali cinesi, fra cui la Sun Yee On, la 14K e la Wo Shin Wo. Il numero di triadi a Hong Kong si aggira sulla cinquantina. Gran parte delle attività economiche sono sottoposte a racket posto in essere dalle triadi cinesi: i giochi clandestini, la prostituzione, il commercio della droga e il commercio degli articoli contraffatti. Ma soprattutto le triadi controllano l’industria cinematografica, quella specializzata in film di arti marziali e in pornografia.



Per quanto concerne Macao questa è tradizionalmente la capitale mondiale del gioco. Si pensi che Macao ha cinque volte il numero di giocatori di Las Vegas. Il gioco costituisce pertanto il mezzo privilegiato per riciclare il denaro, frutto delle attività criminali. Il grande vantaggio di Macao consiste nel fatto che a Hong Kong e nella Cina continentale il gioco è ufficialmente proibito e quindi i cinesi sfogano la loro passione recandosi a Macao. A tale proposito la triade 14K ha avuto per molto tempo il monopolio dei giochi e certamente Stanley Ho Hung Sun è stato un protagonista indiscusso dei profitti legato al gioco a Macao.



Tuttavia il dato interessante è rappresentato dal fatto che il 47% funzionari governativi o dirigenti di aziende di Stato gioca nei casinò di Macao. Naturalmente, proprio come a Las Vegas, anche a Macao il volume di affari prodotto è strettamente legato alla costruzione di hotel giganteschi, di centri benessere, di negozi di lusso. Inoltre la prostituzione gioca un ruolo fondamentale poiché costituisce un valore economico aggiunto rispetto ai profitti del gioco.

Tuttavia esistono legami intrinseci tra le triadi cinesi e il governo di Pechino. Uno degli scopi principali dei servizi di sicurezza cinesi è certamente l’acquisizione delle tecnologie straniere nel campo militare e civile, di cui si occupa principalmente il Dipartimento 17 del Guoanbu cioè del ministero della Sicurezza pubblica. Tuttavia quest’attività viene svolta soprattutto dalle triadi come quella relativa allo spionaggio dell’Organizzazione mondiale del Commercio (Wto), affidata alla triade Sun Yee On. Benché naturalmente, dal punto di vista ufficiale, Pechino consideri le organizzazioni mafiose come organizzazioni criminali, durante le Olimpiadi di Pechino del 2008 le triadi si sono mostrate attivissime nella preparazione del grande evento, ricavandone profitti enormi. Infatti molti appalti per la costruzione dei siti olimpici sarebbero stati vinti da imprese in odore di mafia, attraverso la corruzione. Anche gli enormi edifici eretti per l’occasione avrebbero beneficiato di capitali di origine quantomeno poco chiara. Inoltre, durante lo svolgimento dei giochi, un’enorme quantità di merci contraffatte è stata venduta e i profitti ricavati dai bar, dagli hotel, come dallo spaccio, dalla prostituzione e dalle scommesse è stata certamente gestita dalle triadi cinesi.

Ebbene, di fronte a questi enormi profitti, la polizia cinese ha preferito non intervenire in cambio dell’aiuto delle triadi nel mantenimento dell’ordine pubblico nei confronti di piccoli delinquenti e oppositori proprio come è successo durante le recenti manifestazioni a Hong Kong. A tale proposito, secondo la testimonianza del dissidente Gao Peigi, Pechino non farà nulla contro le società segrete di Hong Kong poiché ormai da tempo se ne serve per alcune operazioni clandestine. Solo nella misura in cui la mafia cinese dovesse ledere gli interessi del governo centrale di Pechino a livello economico o a livello politico, solo in quel caso ci sarebbe un intervento repressivo e spietato da parte del ministero della Sicurezza pubblica.