IL CAPO DEI PASDARAN È LA “TALPA” IN IRAN PER CONTO DI ISRAELE? LE “COINCIDENZE” E L’ARRESTO

Se nei libri o film gialli si impara a diffidare delle “coincidenze”, figuriamoci in geopolitica: dopo essere scomparso da giorni, il capo dei pasdaran in Iran (le Guardie della Rivoluzione islamica sciita), il generale Esmail Qaani, si è saputo che è stato arrestato dal suo stesso commando. Da tempo l’ayatollah Khamenei sospetta che vi possa essere una sorta di “talpa” interna del Mossad israeliano in quanto, appunto, credere alle tante coincidenze risulta molto difficile: dalla morte del generale Soleimani 4 anni fa alla misteriosa caduta dell’elicottero dell’ex Premier Raisi, fino agli omicidi “eccellenti” avvenuti tutti negli ultimi mesi.



La morte del leader di Hamas Ismail Haniyeh mentre si trovava a Teheran, il doppio raid di Israele a Beirut in Libano con la morte dello storico capo di Hezbollah, Nasrallah, e pure del suo successore da pochissimo nominato Hashem Safieddine. Come già spiegavamo giorni fa con le riflessioni dell’islamologo Kepel al “Corriere della Sera”, la crisi complessiva dell’Iran vede non solo un raffreddamento degli alleati esterni ma pure una divisione interna feroce. I pasdaran sospettano l’uno dell’altro, con la gestione degli ultimi anni di Khamenei e dell’ex Premier Raisi considerata non sempre “illuminante” dai Guardiani della Rivoluzione. Ebbene, con quest’ultima catena di eventi delittuosi – mentre l’Iran scagliava centinaia di missili contro Israele, attendendosi ora la dura vendetta di Netanyahu – il sospetto a Teheran è che gli obiettivi eliminati da Idf e Mossad possano non essere “isolati”.



In tutte le eliminazioni v’era presente un generale dei pasdaran, così come la morte di Haniyeh è avvenuta all’interno di una struttura di proprietà delle Guardie islamiche: e qui torniamo al loro capo, il potente generale Qaani che prese il comando dopo l’uccisione americana a Baghdad 4 anni fa del generale Soleimani. Come riportano i media occidentale in queste ore, Qaani avrebbe dovuto incontrare il nuovo capo di Hezbollah Safieddine a Beirut lo scorso venerdì: risultava sparito da una settimana e quando è stata confermata la morte del leader libanese i sospetti sono andati direttamente sulla possibilità di una talpa tra i pasdaran.



“INFARTO PER QAANI DURANTE L’INTERROGATORIO”: COSA SUCCEDE ORA IN UN IRAN SEMPRE PIÙ NEL CAOS

Ora è “Middle East Eye” – citato in Italia dal “Corriere” – a rivelare che il generale Qaani sarebbe gli arresti domiciliari perché si ritiene che o lui o un suo assistente stretto possa essere la tanto ricercata “talpa” israeliana. A complicare ulteriormente il già intricatissimo scenario di guerra in Medio Oriente e all’interno dell’Iran, la notizia che il Generale Qaani durante l’interrogatorio dei suoi stessi pasdaran avrebbe subito un infarto per «il forte stress».

Credere ai servizi segreti di qualsivoglia Paese, figuriamoci un Iran che da decenni è in guerra con parte dell’Occidente per poter «eliminare dalla faccia della Terra Israele», è qualcosa di molto complesso: capire dunque se si tratti davvero di infarto e se soprattutto Qaani tornerà in pubblico nei prossimi mesi è al momento impossibile. Con Israele pronto a lanciare il suo attacco contro, pare, obiettivi militari iraniani (gli Usa con Biden hanno chiesto a Netanyahu di non lanciare attacchi contro siti nucleari e petroliferi), e con Hezbollah sotto incessante morsa in Libano, l’Iran vorrebbe al più presto scovare le varie “talpe” del nemico presenti a Teheran. I pasdaran così come gli ayatollah sono in subbuglio anche perché l’effetto sorpresa annunciato da Israele potrebbe per l’appunto fondarsi su informazioni segrete rivelate dal o dalle talpe presenti in Iran.