Hamas continua a lanciare verso Israele i suoi razzi, che grazie alle misure di difesa dello Stato ebraico vengono in gran parte neutralizzati prima di centrare l’obiettivo. Ma continuano anche i bombardamenti israeliani: il ministero della Difesa israeliana ha escluso l’ipotesi di un imminente cessate il fuoco tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. “L’operazione sta continuando. Non c’è ancora un cessate il fuoco sul tavolo”, ha detto un funzionario del governo israeliano alla Bbc. Si sta muovendo il presidente francese Macron, insieme all’Egitto e alla Giordania, per lanciare una iniziativa umanitaria per la popolazione civile di Gaza, che come sempre è la principale vittima degli scontri: oltre 200 i morti, tra cui molti bambini.



Per Jamal Jadallah, corrispondente dall’Italia di varie testate palestinesi da noi intervistato, “è tutta colpa dell’Occidente, dall’America all’Europa che, mentre continuano a fornire armi a Israele, sanno solo indicare la vecchia politica dei due Stati, cosa che ormai – è evidente a tutti – è fallita per colpa di Israele, che continua a occupare i territori palestinesi e a cacciarne gli abitanti”.



Siamo già a due settimane di combattimenti. Lei crede ci siano le possibilità per arrivare a un cessate il fuoco?

No, non credo proprio. È chiaro a tutti che il popolo palestinese non vuole più vivere sotto gli atti criminali e razzisti degli israeliani. Vorrei ricordare un aspetto storico che voi italiani credo non conosciate molto.

Ci dica.

Quando si parla di Israele, bisogna ricordare che si tratta di uno Stato disegnato e creato dall’Europa, in particolare dagli inglesi. Gli ebrei hanno vissuto per secoli nel mondo arabo senza problemi. È stata la creazione di uno Stato ebraico dove vivevano gli arabi a provocare la situazione che vediamo oggi, uno Stato che è una conseguenza storica delle crociate.



Che cosa c’entrano le crociate con gli inglesi? La creazione dello Stato ebraico non fu piuttosto un modo per le nazioni occidentali di lavarsi la coscienza dopo la Shoah, per farsi perdonare il massacro di sei milioni di ebrei da parte del nazismo?

Questo non c’entra niente. Noi arabi conosciamo benissimo la sofferenza degli ebrei durante il nazismo. La Shoah viene usata per difendere Israele. Siete voi europei che avete fatto la Shoah, non noi arabi e oggi anche i tedeschi inviano armi a Israele. 

Israele sostiene il diritto all’autodifesa, ed è giusto ricordare che è stato Hamas a cominciare il lancio dei razzi. Molti, anche tra i palestinesi, sostengono che Hamas non li rappresenti, anzi ritengono che sfrutti il popolo palestinese per i propri fini. Che ne pensa?

Tutti i politici italiani dicono che Israele ha il diritto all’autodifesa. Il Consiglio europeo l’altro giorno ha rilasciato dichiarazioni ridicole: si parla ancora della coesistenza pacifica di due Stati, come si ripete ormai da vent’anni, ma questa possibilità è stata esclusa da Israele, che continua la sua politica di occupazione dei Territori, cacciando i palestinesi dalle loro case. La politica europea dei diritti umani è la politica della democrazia portata con le armi in Iraq e in Afghanistan. Questa è la pace dell’Occidente. Anche l’Italia ha accordi militari con Israele.

Non ha però risposto alla domanda su Hamas…

Non c’è solo Hamas in Palestina.

Infatti c’è anche la jihad islamica.

Ci sono gruppi che difendono la Palestina. Le ricordo che Gaza è ancora sotto embargo. Sono gruppi di resistenza che rispondono agli attacchi di Israele, cominciati all’inizio del Ramadan, quando sono state chiuse le moschee di Gerusalemme e di altre città.

Secondo lei, Hamas è una organizzazione terroristica finanziata dall’Iran o no?

Lei è giornalista, la vede la televisione? Ha visto lo sciopero in tutta la Palestina, in Israele, in Cisgiordania dell’altro giorno? Moltissimi palestinesi e arabi israeliani hanno partecipato a uno sciopero generale per protestare contro le politiche discriminatorie e oppressive di Israele nei loro confronti. È tutto il popolo che protesta, non solo Hamas o la jihad. L’Europa si deve svegliare. Lo dica al presidente Mattarella, che è una settimana che parla di diritti, o ai parlamentari italiani, che adesso sono impegnati con la legge sull’omotransfobia.

C’è però un fatto: diversi paesi arabi adesso riconoscono lo Stato di Israele. Significa che stanno abbandonando i palestinesi?

No, veramente è l’Occidente che sta abbandonando la sua coscienza. I paesi arabi sono lontanissimi da Israele, gli Emirati Arabi e il Qatar non sono diventati amici di Israele e dopo quanto sta succedendo non lo saranno mai.

(Paolo Vites) 

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