Potremmo essere nuovamente all’alba di una nuova potenziale “parentopoli” in Regione Lazio, questa volta con il coinvolgimento del settore sanitario: la Presidente della Commissione Trasparenza della Pisana, la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo, ha ricevuto una lettera anonima negli scorsi giorni recanti numerose “ombre” circa il concorso pubblico per 22 posti da assistente amministrativo per le Asl Roma4 e Roma5.



«Ho ricevuto una lettera anonima con la graduatoria delle prove preselettive del concorso. Alcuni nomi sono stati segnalati indicando cariche istituzionali o rapporti di parentela. Riunirò al più presto la comm. trasparenza per fare chiarezza», scrive sui social Colosimo postando l’inchiesta de “Il Tempo” che rivela i contorni della vicenda in Regione Lazio. Nella lettera ricevuta dalla consigliera di FdI, si parla espressamente di «concorso truccato», di «domande prese da un testo di alcuni anni fa» e addirittura di una sorta di «parentopoli e serbatoio clientelare del Pd». Insomma, una lettera anonima incendiaria che ovviamente ha già fatto scattare le verifiche interne a Regione Lazio: l’accusa è che accanto alle graduatorie delle prove vi fossero, assieme ai nomi di ogni concorrente, anche i vari ruoli istituzionali coperti da alcuni di loro e soprattutto i rapporti di parentela con politici, dirigenti e dipendenti Asl. Come a voler “segnalare” a chi correggerà quelle prove di chi si sta trattando e quali “conoscenze” altolocate ha il soggetto in questione. Starà ora alla commissione Trasparenza fare chiarezza e verificare se la lettera anonima sia attendibile o meno.



POTENZIALE NUOVA PARENTOPOLI IN LAZIO

La Asl Rm4 dovrà così ora procedere alle prove orali. «Questa sentenza – scrive il segretario territoriale della Fials Asl Roma 5 Laura Mosticchio a Colosimo lo scorso 3 novembre (fonte “Il Tempo”) – per il momento, riguarda soltanto i ricorrenti. Per loro potrebbero aprirsi le porte dell’ultima prova concorsuale creando una ulteriore disparità di una procedura già di per sé molto discussa». L’elemento più singolare è che questo concorso già venne annullato mesi fa dalla Regione a ridosso delle prove orali: motivo? Secondo “Il Tempo” per il semplice fatto che in quel periodo diversi giornali scrivevano della “concorsopoli” del Comune di Allumiere (dalle cui graduatorie hanno attinto il Consiglio regionale del Lazio e altri Comuni della provincia di Roma assumendo assessori, consiglieri comunali, dirigenti politici del Pd dell’hinterland romano e della provincia di Frosinone e del M5S) e della Asl di Latina. In quell’occasione, il segretario provinciale del Pd e un dirigente Asl finirono agli arresti domiciliari. Zingaretti bloccò tutto per motivi di “opportunità politica” ma ora nella lettera anonima pervenuta alla consigliera FdI, si segnalano diversi esponenti di spicco delle giunte di Comuni come Allumiere e Colleferro; presenti anche consiglieri ed ex consiglieri comunali di paesi della provincia di Roma, «giovani politici di Santa Marinella, Fiumicino, Labico; parenti di consiglieri ed ex consiglieri comunali; dirigenti sindacali e parenti di sindacalisti; il figlio di manager della sanità regionale; dipendenti pubblici e parenti di dipendenti pubblici; il portaborse di un deputato; parenti di medici e primari», riporta “Il Tempo”. Al momento non vi è alcuna prova che la prima parte del concorso in Asl Roma sia truccato, né vi sono prove di raccomandazioni: ma è evidente che il caso politico è stato creato e ora si dovrà indagare per capire se vi siano gli estremi per qualche capo di imputazione.

Leggi anche

ABBRACCIO RENZI-SCHLEIN/ Il Pd gli apre la porta perché un terzopolista torna (sempre) buono