Questa sera andrà in onda su Quarta Repubblica l’intervista integrale di Nicola Porro ad Alessandro Di Battista, ma sono arrivate le prime anticipazioni e non poteva mancare una battuta sullo scontro a distanza con Beppe Grillo. L’ex parlamentare grillino ha commentato così la posizione del fondatore del Movimento 5 Stele: «Ieri ho parlato di congresso e delle mie idee e Beppe (Grillo ndr) mi ha mandato a quel paese. Io ho delle idee e, se non siamo d’accordo, francamente, amen!».
E il mondo pentastellato si è diviso. Se la Lombardi si è schierata al fianco del comico genovese, l’ex ministro Giulia Grillo ha sposato la linea di Di Battista: «Condivido l’idea di Alessandro Di Battista tanto che lo chiedevo quasi un anno fa: fondamentale per riorganizzare la vita democratica del MoVimento 5 Stelle, a partire dalla nostra attività nei territori, vicino alla gente». (Aggiornamento di MB)
CAOS M5S, BEPPE GRILLO ATTACCA DI BATTISTA
Il Movimento 5 Stelle non è più una semplice polveriera, è un autentico contenitore di fuochi d’artificio a Napoli la notte di Capodanno: dopo le trame che ricondurrebbero a Giuseppe Conte il possibile ruolo di leader grillino (retroscena e sondaggi impazzano negli ultimi giorni), oggi è intervenuto in tv Alessandro Di Battista (intervistato dopo una lunga assenza dagli schermi) a In Mezz’ora in più su Rai 3 con Lucia Annunziata. Ha parlato di picconate per niente tirate contro il Premier ma soprattutto ha indicato la via del Congresso-assemblea costituente del Movimento 5 Stelle al più presto per indicare il leader della nuova fase grillina. Ebbene, la proposta non solo non è piaciuta al fondatore Beppe Grillo ma ha addirittura fatto uno “strappo” alla regole del semi-silenzio imposto durante l’emergenza Covid: su Twitter ha così scritto oggi pomeriggio «Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto…ma ecco l’assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film “Il giorno della marmotta”».
Attacco diretto, per nulla tenero contro il “suo” leader più radicale e legato alle origini che ancora rimane nel Movimento 5 Stelle: dopo che negli scorsi giorni si era già assistito alle “risse” a distanza tra la base movimentista fedele a Di Battista e la leadership attuale sul caso-Corrao, era stato lo stesso Dibba ad intervenire per “spegnere” le polemiche contro Crimi, Di Maio e lo stesso Conte. Oggi però gli anemici si accendono fino a scoppiare con l’intervento di Grillo che non potrà non lasciare strascichi pesanti all’interno del già “flebile” M5s.
COSA AVEVA DETTO DI BATTISTA
Se si aggiunge anche un Davide Casaleggio tenuto con la sua Rousseau sempre più a distanza dalla guida del Movimento e neanche invitato agli Stati generali dal Presidente del Consiglio Conte, la situazione attuale nel M5s è al limite di una “guerra civile” tra correnti. Proprio su questo e su tanti altri temi era così intervenuto l’ex deputato Alessandro Di Battista dalla Annunziata per rilanciare la propria candidatura alla guida del M5s e per dettare la linea: «Con Conte alla guida il M5s al 30%? Non sto facendo un paragone, ma vorrei ricordare i sondaggi che facevano su Monti. Siamo diventando una sondaggiocrazia. Se Conte vuole guidare il M5s si deve iscrivere al M5S e al prossimo congresso, chiamiamolo così, deve farsi eleggere. Io chiedo al più presto un possibile un congresso affinché tutte le anime dicano la loro ed esprimano una linea politica e vedremo chi vincerà».
In merito al Governo e agli Stati Generali in corso a Roma, Dibba rilancia «Mi auguro che possano portare qualcosa di concreto perché la situazione economica e sociale è peggiore di come ci raccontano». Il Governo va sostenuto comunque, sostiene ancora Di Battista, «Ci sono determinati poteri anche politici che vogliono buttarlo giù per prendere in mano i denari della ricostruzione Io voglio pungolare il M5s e far sì che si rafforzi. Le cose migliori il M5s le ha fatte nei primi sei mesi di questa legislatura e le ha potute fare perché era forte». Dopo il tweet del tutto in contrasto del fondatore Beppe Grillo, Di Battista non si fa sfuggire l’occasione e risponde subito, anche se non calcando la mano su possibile “vendetta politica”: «Ho letto il tweet di Grillo. Evidentemente siamo in dissenso. Oggi pomeriggio sono tornato in Tv. Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può legittimamente non essere d’accordo, ma lo si dica chiaramente spiegando il perché». A rintuzzare gli animi interni al M5s ci pensa infine anche l’alleato di Governo Andrea Orlando del Pd, citando la famosa “frase” di Renzi detta all’ex Premier Enrico Letta: «Se ho capito bene Di Battista ha detto a Conte di stare sereno».