BONACCINI REPLICA A FRANCESCHINI DOPO L’ENDORSEMENT A SCHLEIN: CAOS PD
È bastato che Dario Franceschini scoprisse per la prima volta con chiarezza le “carte” in vista delle Primarie Pd (19 febbraio 2023) che mezzo partito è andato sottosopra: l’endorsement del dirigente più continuo ai vertici del Partito Democratico per Elly Schlein al Congresso Dem ha provocato un “terremoto” interno alla sua corrente “AreaDem”, scatenando anche l’irritazione non minima dell’altro candidato forte alle Primarie, il Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Ad averlo irritato – rivela il “Corriere della Sera” – sarebbe stato l’appello lanciato da Franceschini sul “lasciare il passo” alle nuove generazioni mettendo da parte i dirigenti che hanno segnato un’epoca.
«Io ho lavorato al Nazareno come responsabile enti locali per un annetto, poi me ne sono andato perché mi sono impegnato in Emilia Romagna, dove per due volte di seguito», avrebbe detto Bonaccini ai suoi, come rivela il “CorSera”. Per il Governatore alla guida del Pd esiste un gruppo dirigente «che è stato sconfitto e che per la maggior parte è sempre lo stesso da anni», ha spiegato ancora Bonaccini ieri a “Libero Quotidiano”. Se qualcuno pensasse che non si riferisse per forza a Franceschini, il candidato alle Primarie Dem lo fa capire poco dopo: «Niente di personale, ma vi pare normale che nessun dirigente nazionale di livello sia stato candidato in un collegio uninominale per andare a prendere i voti uno a uno?». L’allusione di Bonaccini è per la scelta della segreteria Letta di candidare l’ex Ministro alle ultime Elezioni come candidato capolista al Senato nel seggio di Napoli.
CORRENTI PD IN TENSIONE: FASSINO LASCIA “AREADEM” E APRE “INIZIATIVA DEMOCRATICA”?
Come prima reazione alle parole di Franceschini pro-Schlein non vi sarebbe solo l’irritazione di Bonaccini bensì la stessa corrente dell’ex Ministro della Cultura nutre diversi dubbi sulla scelta di appoggiare la sinistra radicale più vicina al M5s che non alla vocazione maggioritaria del Pd. Ecco che secondo i ben informati delle dinamiche Dem su “Affari Italiani” viene dato ormai per certo la frattura di “AreaDem”, la storica corrente retta da Dario Franceschini. Pare che un importante membro della corrente, Piero Fassino, sia in procinto di “strappare” aprendo una sua frangia che continui a sostenere Stefano Bonaccini contro Elly Schlein alle prossime Primarie: si dovrebbe chiamare “Iniziativa democratica” e potrebbe vedere tra i primi nomi aderenti con Fassino la senatrice Francesca Puglisi, il parlamentare Gianclaudio Bressa e anche Roberto Montanari, coordinatore della Commissione nazionale per il Congresso.
Sono dati inoltre vicini allo “strappo” da Franceschini anche Roberta Pinotti e Pina Picierno: «Il Partito Democratico è nato per cambiare il Paese. Serve la vocazione maggioritaria. Al sovranismo e al populismo non si risponde con il radicalismo. Non saremo un partito minoritario», ha detto l’europarlamentare a “Repubblica”, in netto contrasto con le parole di ieri dell’ex Ministro al “Corriere della Sera”. «Franceschini è un politico di razza e mi stupisco che possa dire dall’alto delle sue 7 legislature, capogruppo alla Camera, sottosegretario e ininterrottamente ministro che nel Pd dove è stato segretario deve “cambiare tutto”.Magari iniziare a dare l’esempio facendo spazio, no?», spiega la deputata Pd Alessia Morani sui social, così come il popolare-cattolico Pierluigi Castagnetti bacchetta la mossa di Franceschini, «Quando capiranno che l’obiettivo di Conte è quello non di collaborare con, ma di sostituire il Pd, potrebbe persino essere troppo tardi».