Uno scontro durissimo, trasceso anche sul piano personale: è quello andato in scena tra Daniele Capezzone e Claudio Cerasa nel corso dell’ultima puntata di Quarta Repubblica, il programma condotto da Nicola Porro su Rete 4. In trasmissione si stava discutendo animatamente di pandemia e della sua gestione da parte del governo. Capezzone, da sempre critico nei confronti di una narrazione a suo dire oltremodo allarmistica dell’emergenza parte della politica e dei media, ha argomentato:”Prima della variante Omicron, grazie al clima di terrore creato dal governo e dai media, già c’era il 25% di disdette, quindi di prenotazioni cancellate, e già secondo le stime 11 milioni di italiani frenati nel prenotare le vacanze“. Nulla lasciava presagire che questo discorso fornisse all’ex Forza Italia il “gancio” per attaccare Cerasa…
Capezzone contro Cerasa: “Italiani non hanno finanziamento pubblico come te”
Questo l’affondo di Capezzone: “Vedi Cerasa, te la chiarisco io una cosa: ci sono tanti italiani che non hanno il finanziamento pubblico come voi o come il tuo giornale!“. Da questa battuta ha avuto inizio la bagarre in studio, con Cerasa che ha controreplicato: “Ma stai zitto! Vergognati!“, apostrofando più volte il suo interlocutore come un “buffone“. In difficoltà anche Nicola Porro, che ha chiesto al suo opinionista di non andare sul personale. Capezzone però non ha voluto saperne di ritrattare e ha continuato: “Chiedo scusa: ho affermato una cosa falsa o una cosa vera?“. Cerasa lo ha interrotto: “Allora io affermo che Capezzone non ha il diritto di parlare di coerenza perché è stato con Forza Italia, coi Radicali, con tutte…“. Ma Capezzone ha proseguito: “Ma perché volete buttarla in caciara? Io faccio un’affermazione precisa: che in questo momento, mentre ci sono realtà economicamente sussidiate con il denaro dei contribuente, come Il Foglio, ci sono invece gli albergatori, i ristoratori, i commercianti che se stanno chiusi non gli arriva l’assegno dalla Presidenza del Consiglio! E’ chiaro il concetto?“.