Acceso dibattito tra il giornalista Daniele Capezzone ed il virologo Fabrizio Pregliasco, nel corso della puntata di Controcorrente andata in onda ieri sera su Rete 4, in merito al complesso e attuale tema relativo alle misure da attuare per contrastare la pandemia di Covid-19 in Italia.
L’ex deputato, da parte sua, ha sottolineato che – seppure sia favorevole alla campagna di vaccinazione e abbia aderito – i sieri attualmente a disposizione non possono essere totalmente risolutivi, in quanto non evitano la trasmissione del virus bensì soltanto la manifestazione di una sintomatologia grave. “Allora non lo usiamo”, ha ribattuto il medico, il quale tuttavia è stato prontamente smentito dall’altro ospite. “Certo che lo usiamo, per il nostro bene dato che ci protegge dai rischi più gravi. Ma è necessario adottare anche altre armi”, ha ribadito. Da qui l’accusa agli esperti che consigliano il Governo italiano sulle misure da attuare di tralasciare aspetti importanti della quotidianità, che contribuiscono a favorire la diffusione del virus.
Capezzone vs Pregliasco “Siete scollegati da realtà”. Le misure da attuare
Daniele Capezzone ha rivolto una accusa rilevante al virologo Fabrizio Pregliasco e agli altri scienziati che si occupano di analizzare l’emergenza sanitaria: “Siete scollegati dalla realtà”. Il giornalista de La Verità, infatti, vorrebbe che il Governo, sotto consiglio degli esperti, si fosse concentrato maggiormente su due problemi: “Scuola e trasporti”, ha detto.
“Le altre armi sono quelle di cui a voi purtroppo non frega niente. Questo è il dramma”, ha tuonato l’ex deputato. Parole che hanno fatto infuriare il ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano. “Più ci sono vaccinati, meno si diffonde il virus. È inutile che tiri in ballo sempre delle questioni di distinguo. Sciocche, assolutamente sciocche”, ha ribattuto Fabrizio Pregliasco. Ciò, tuttavia, non è stato sufficiente a frenare le accuse di Daniele Capezzone: “Se lei avesse aperto le orecchie avrebbe sostenuto una cosa possibile e di buon senso. Accordi a tappeto con le compagnie di trasporto turistico per raddoppiare i bus”, ha concluso.