Il mistero sull’italiano cooperante morto all’improvviso resta ancora insoluto nonostante le prime indagini e analisi fatte sul corpo di David Solazzo: all’Ansa, il Console italiano a Praia, Luigi Zirpoli, torna a commentare il caso e spiega «al momento non posso dirvi più di quanto già sapete. Ieri sera era stato a cena con degli amici e stamani è stato trovato morto in casa dove, credo, vivesse da solo. Le autorità stanno indagando – conclude Zirpoli – e domani ci sarà l’autopsia». La famiglia dovrebbe raggiungere Capo Verde nelle prossime ore mentre intanto si prova a capire cosa possa essere successo nella sua casa due notti fa quando con molta probabilità David è venuto a mancare: una fine “simile” a quella del calciatore Astori come qualcosa invece di “voluto” che porterebbe invece a piste su eventuale omicidio, al momento comunque assai remota come pista d’indagine. (agg. di Niccolò Magnani)



MORTO COME DAVIDE ASTORI?

Mistero sulla morte di David Sollazzo, il 31enne italiano cooperante della Ong Cospe, morto nella giornata di ieri in quel di Capo Verde, isola che si trova nella zona nord-ovest dell’Africa. Il giovane si trovava lì per lavorare ad un progetto della stessa organizzazione non governativa, ma è deceduto per cause al momento non comprensibili. Si sa solo che nella serata di ieri era uscito con amici, e dopo una cena era tornato nel suo appartamento, dove viveva da solo: cosa è successo dopo? Probabile una morte nel sonno molto simile a quanto accaduto al povero Davide Astori? Difficile ora come ora dare una risposta a queste domande, ma sono in corso le indagini e la Farnesina è in stretto contatto con le autorità locali per tutto il sostegno necessario. Intanto il Cospe, attraverso la propria pagina Facebook, ha pubblicato un commovente messaggio d’addio al loro cooperante: «Caro David – si legge – vogliamo ricordarti così: sorridente, gentile, appassionato di questo lavoro. La tua morte lascia un vuoto immenso in tutti noi. La tua giovane vita era solo all’inizio. Ci lasci tutti i tuoi sogni, le tue speranze e la tua grande professionalità. Faremo di tutto per capire l’accaduto e darti giustizia e per continuare con la tua stessa passione questo complesso lavoro fatto di impegno e amore per gli altri. Ringraziamo tutti coloro che in questo terribile momento ci sono vicini con parole di cordoglio e di affetto. Il mondo sarà un luogo più triste senza di te. Un grande abbraccio alla famiglia, ali amici, alla tua fidanzata e a tutti quelli che ti hanno conosciuto». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CAPO VERDE, MORTO 31ENNE ITALIANO: MISTERO

Un giovane italiano è stato trovato morto a Capo Verde. Si tratta precisamente di David Solazzo, ragazzo fiorentino che lavorava come cooperante, e che è stato rinvenuto senza vita sull’isola di Fogo. Come riferisce l’edizione online de Il Fatto Quotidiano, il 31enne si trovava in quella zona per coordinare un progetto di cooperazione per una Ong fiorentina, il Cospe. La notizia della morte di David Solazzo è stata data dalla stessa organizzazione non governativa, che attraverso una breve nota ha fatto sapere che Solazzo è deceduto a seguito di un incidente, e che “le autorità locali stanno ancora indagando”. Così invece ha parlato Anna Meli, responsabile della comunicazione del Cospe: «A Capo Verde abbiamo un’altra nostra cooperante, una giovane della Sardegna e le prime notizie le abbiamo avute da lei. Poi siamo in contatto, tramite il console, con le autorità e speriamo di avere qualche notizia in più nella giornata di domani. I genitori, che vivono a Firenze, hanno saputo quanto era successo nel pomeriggio».



CAPO VERDE, MORTO GIOVANE COOPERANTE ITALIANO

Luigi Zirpoli, il console italiano a Praia, ha aggiunto che al momento non è possibile fornire ulteriori indicazioni rispetto alle notizie già circolanti, spiegando che la giovane vittima si trovava ieri sera a cena con degli amici, e stamattina è stata rinvenuta in casa senza vita: «Le autorità stanno indagando – ha proseguito e concluso Zirpoli – e domani ci sarà l’autopsia». Solazzo si trovava sull’isola di Capo Verde dal novembre dello scorso anno, e «aveva messo in campo – si legge sul sito web dell’Ong – la sua professionalità, la sua energia e passione al servizio delle comunità locali». Il suo obiettivo era quello di rafforzare il turismo rurale e sostenibile nell’Isola di Fogo, e in passato aveva già presenziato in Angola sempre per la stessa Ong. La nota del Cospe si chiude così: «L’Ong si stringe attorno alla famiglia, alla fidanzata e agli amici, con l’impegno di fare di tutto per appurare la realtà dei fatti, ancora sgomenti per la tragica notizia».