CHE COS’È IL “CAPOLAVORO DELLO STUDENTE” E COSA SERVIRÀ PER LA MATURITÀ 2024

Se ne parla da mesi ma con l’avvicinarsi dell’Esame di Maturità 2024 ecco che tra social e forum studenti è letteralmente “esploso” come tema: il “Capolavoro dello studente” sta tenendo in agitazione migliaia di maturandi sparsi in tutta Italia, temendo che vi siano nuove “prove” implementate all’interno degli Esami di Stato in giugno. Ebbene, niente di tutto questo ma occorre spiegare bene cosa sia “il Capolavoro” e perché non si tratta né di una nuova “tesina” né di una prova d’esame da sostenere assieme a Tema, Seconda Prova e orale.



Il “capolavoro dello studente” è uno prodotto personale che rappresenta le competenze acquisite dallo studente e i progressi accumulati durante i 5 anni scolastici: come spiega il Ministero dell’Istruzione e del Merito nel documento ufficiale sulla Maturità 2024, il “capolavoro” è un servizio digitale attraverso cui in via sperimentale i maturandi possono «caricare in stato di bozza il proprio “capolavoro”, ovvero una propria opera, individuata autonomamente, particolarmente significativa per rappresentare i progressi che ha compiuto e le competenze che ha raggiunto durante il proprio percorso scolastico». Se ancora non fosse chiaro cosa sia il “capolavoro”, a fondo pagina riportiamo il video ufficiale del MIM dove per filo e per segno viene introdotto il nuovo servizio che andrà caricato tramite E-Portfolio sulla piattaforma “Unica” (qui sotto spieghiamo nel dettaglio tutte le implicazioni operative): se però ancora non fosse chiaro, tenete a mente che il “capolavoro” nient’altro è che una “vetrina” delle specifiche capacità dello studente, della sua storia personale scolastica che lo distingue dagli altri candidati. Non si tratta dell’elaborato da presentare all’orale ma nel colloquio finale il “capolavoro” avrà comunque la sua importanza in quanto – assieme allo Curriculum dello studente – potrà essere spunto di dialogo iniziale sul percorso personale del maturando.



IL “CAPOLAVORO” SULL’E-PORTFOLIO: ECCO COME FUNZIONA E COME CARICARLO

Nel suo focus sulla Maturità 2024, il portale Skuola.net ha chiesto alla presidente dell’ITE “Enrico Tosi” di Busto Arsizio, prof. Amanda Ferrario, di raccontare meglio cosa si intenda per “capolavoro” e cosa sia il nuovo studente digitale dell’E-Portfolio su cui poi caricare la “vetrina” degli studenti alle prese con gli Esami di Maturità. In primo luogo, «l’E-Portfolio è il grande documento che raccoglie tutta la carriera dello studente e che viene aggiornato anno dopo anno dalle scuole»: secondo la docente, a partire dalle superiori sono gli stessi studenti a doverlo arricchire «con tutte quelle informazioni che non sono note agli istituti: attività extra-curricolari, certificazioni e qualsiasi altra esperienza degna di nota in termini di sviluppo di competenze». La presentazione del “capolavoro” è obbligatoria in quanto fa parte del colloquio orale come spunto di partenza: al momento non è stabilito una data ultima entro quale caricarlo, ma presumibilmente sarà attorno al 15 maggio quando storicamente i consigli di classe sottoscrivono il documento finale del percorso formativo verso l’Esame di Maturità.



Il “capolavoro” può essere un elaborato, spiega ancora la presidente a “Skuola.net”, «per chi è particolarmente capace di scrivere, ma può anche essere qualcosa che si fa al di fuori della scuola. Soprattutto, però, deve essere qualcosa che racconta di più dello studente, attraverso le sue capacità di mettersi in gioco», ergo potrà anche essere un progetto extra che dia al percorso del studente «un tocco significativo». Il “capolavoro” non è una tesina, non è un elaborato in forma di “ricerca” e nemmeno il racconto di viaggi o esperienze fatte: «Deve essere qualcosa che aggiunge e che differenzia da tutti gli altri», conclude la prof. Ferrario.

In termini operativi, l’E-Portfolio è un documento digitale che raccoglie la carriera scolastica dello studente che si appresta alla Maturità e verrà aggiornata annualmente dalle scuole e – solo alle superiori – anche dagli stessi studenti: per caricare il tutto, occorre andare sulla piattaforma “Unica” entrando con le proprie credenziali nella apposita sezione “E-Portfolio”. A quel punto serve selezionare la sezione Capolavoro tramite il link diretto o cercando l’opzione nel menu: clicca poi su “Aggiungi capolavoro” e inserire tutte le info richieste, caricando gli eventuali allegati che arricchiscano la presentazione del proprio “capolavoro”. Come spiega il Ministro e “Skuola.net”, per ogni anno scolastico verrà richiesto il caricamento di almeno un “Capolavoro” fino ad un massimo di tre: «sarà anche possibile caricare i Capolavori in stato di bozza, per poi salvarli definitivamente nell’E-Portfolio».