Quanto accaduto ieri a Caporiacco, in provincia di Udine, resta per il momento ancora un giallo: nella giornata di ieri un uomo di 75 anni, Enzo Minisini, si trovava a bordo della sua auto con una donna di 43 anni di origini etiope, Firewoin Zemichael Gebrisilasse. Proprio nell’auto potrebbe esserci la verità su quanto realmente accaduto. I due, come sarebbe accaduto spesso anche in passato, ieri mattina si sono ritrovati in un luogo appartato ma qualcosa è accaduto trasformando quell’appuntamento in una vera e propria tragedia. I carabinieri stanno cercando di riscostruire gli ultimi istanti di vita del pensionato. L’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un tentato omicidio e poi suicidio. Minisini impugnando una 7.65 detenuta illegalmente potrebbe aver prima sparato tre colpi contro la donna, ferendola al costato, ad un braccio e ad una gamba, poi avrebbe puntato la medesima arma contro se stesso, sparandosi alla testa.



Meno attendibile ma pur sempre al vaglio degli inquirenti, l’ipotesi che l’uomo possa aver ferito la donna la quale avrebbe in qualche modo disarmato l’anziano sparandogli. E’ stata la stessa 43enne a chiedere aiuto ad un passante. Le sue condizioni fortunatamente non sarebbero gravi e non è a rischio di vita. La sua testimonianza tuttavia servirà a cristallizzare quanto accaduto nell’auto, nascosta tra i vecchi vigneti. Dovrà inoltre anche chiarire che rapporto aveva con l’uomo, entrambi separati. Pare si frequentassero da qualche tempo.



Caporiacco, cosa è successo? Parla testimone

A commentare quanto accaduto a Caporiacco è stato anche il sindaco di Colloredo di Monte Albano che ai microfoni di Ore 14 ha spiegato: “Forse, ma non ne sono sicuro, l’ho vista una volta ma non posso dire, non so che rapporti aveva con lei. Sicuramente se vi erano dei rapporti erano di amicizia perchè lui era buono e dava una mano a tutti”. A detta del sindaco, “la cosa che si parlava con lui, è che era stato molto deluso per il fatto di aver lavorato tanto all’estero ed essere stato lontano dalla famiglia. Tante volte diceva che non essendo stato vicino alla famiglia aveva sbagliato qualcosa. Era ultimamente un po’ depresso per questo suo non rapporto con la sua ex famiglia”.



La 43enne ferita è stata ascoltata nel pomeriggio di oggi in ospedale dopo essere stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. Agli inquirenti ha confermato quanto già detto ieri ai soccorritori, ovvero che è rimasta ferita dal pensionato che poi si è suicidato. Due gli elementi investigativi sui quali si stanno concentrando le indagini: il primo su che tipo di relazione avessero i due. In paese c’è chi parla di una relazione sentimentale, altri parlano di semplice amicizia. Un altro elemento avrebbe a che fare con la pistola: pare non avesse la matricola abrasa, quindi gli inquirenti potrebbero risalire alla persona che potrebbe aver ceduto l’arma a Enzo o alla donna. In merito al testimone oculare, si tratta di un residente della zona che ha raccontato di aver udito inizialmente un primo sparo, poi altri tre e di aver visto questa donna che si dirigeva verso casa sua con una evidente ferita alla gamba. Maurizio, il testimone, ha commentato: “Ho notato questa persona con la carnagione scura che camminava e si capiva ci fosse qualcosa di strano. Poi ho sentito altri tre spari. La donna avanzava con una vistosa fasciatura. Era al telefono e chiamava qualcuno, suppongo il 118”.