Un 17enne di Fiuggi, accusato di aver ucciso a calci una capretta durante una festa nella vicina Anagni, è costretto a recarsi a scuola sotto scorta. Il giovane, che frequenta le scuole superiori, si reca quotidianamente in classe sotto protezione delle Forze dell’ordine. Si tratta di uno degli indagati, ben quattordici, per il crudele episodio. Qualche settimana fa, infatti, è diventato virale sui social un video di un gruppo di adolescenti che prendeva a calci un povero animale indifeso, fino ad ucciderlo. La decisione di fornire una scorta al 17enne è arrivata dopo che il ragazzo ha dichiarato di sentirsi perseguitato e minacciato.



In particolare, l’alunno si sentirebbe sotto attacco dopo gli scontri nati in seguito ad una manifestazione animalista. Il ragazzo, a suo dire, sarebbe stato vittima di insulti e minacce, soprattutto dopo la manifestazione tenutasi ad Anagni il 2 settembre, guidata dall’animalista Enrico Rizzi. Nel corso dell’evento, Rizzi avrebbe invocato la violenza contro gli indagati, affermando che non li avrebbe aiutati se si fossero trovati in difficoltà.



Minacce al 17enne indagato

In seguito alla necessità di mettere sotto scorta il 17enne accusato di aver ucciso una capretta a Fiuggi, in provincia di Frosinone, anche l’interrogatorio del minore è stato rinviato: si terrà in una località protetta. Il suo legale, Giampiero Vellucci, ha ottenuto la disposizione che il giovane sia accompagnato dalle Forze dell’ordine a scuola: a detta dell’avvocato, avrebbe bisogno della protezione dei carabinieri a causa delle minacce ricevute.

L’episodio incriminato, per il quale il 17enne è indagato insieme ad altre 13 persone, si è verificato il 27 agosto durante una festa di compleanno di 18 anni. I ragazzi stavano festeggiando in un agriturismo di Anagni: qui un animale è stato preso a calci fino a morire. Il tutto è stato ripreso in un video: nelle immagini si vede un ragazzo colpire a calci la capretta, mentre gli amici ridono, si divertono e addirittura lo incitano. L’animale, poi morto, viene messo in una carriola e gettato giù oltre un muretto. Le indagini dovranno accertare ora se la capretta fosse già morta nel momento in cui è stata colpita.