Captain Phillips – Attacco in mare aperto; la pellicola ispirata al dirottamento criminale di una nave statunitense
Il mondo del cinema non è nuovo a pellicole che in maniera meticolosa e magistrale raccontato storie realmente accadute. E’ il caso del film che andrà in onda questa sera, alle 21.20 su Rai Due: Captain Phillips – Attacco in mare aperto. La trama racconta gli accadimenti risalenti al 2009 con il coinvolgimento di Richard Phillips, comandante di una nave mercantile statunitense. La pellicola è incentrata sul dirottamento ordito da un gruppo di pirati di origini somale e delle tortuose operazioni dell’esercito americano volte a salvare la vita dell’equipaggio e in particolare del protagonista, ritrovatosi ad essere unico ostaggio.
Come anticipato, la trama e sceneggiatura del film Captain Phillips – Attacco in mare aperto, sono ispirate ad un evento storico risalente al 2009. Richard Phillips era il comandante di una nave mercantile chiamata Maersk Alabama, battente bandiera statunitense. L’equipaggio composto da altre 20 persone si trovava in prossimità della costa della Somalia per ultimare un progetto per fini umanitari denominato Programma Alimentare Mondiale; a bordo vi erano circa 17 mila tonnellate di bene destinati proprio alle popolazioni in condizioni estreme di povertà.
Captain Phillips – Attacco in mare aperto; il rapimento del capitano Richard Phillips e l’intervento dei SEAL
La storia vera raccontata dal film Captain Phillips – Attacco in mare aperto, parte dall’8 aprile del 2009; 4 pirati di origini somale decidono di assaltare la nave mercantile capitanata da Richard Phillips; prima abbordando con un motoscafo e poi prendendo in ostaggio proprio il comandante. Il resto dell’equipaggio trovò riparo nella sala macchine riuscendo anche a catturare uno dei pirati. Quando la cosa venne fuori, fallirono le 12 ore di negoziati portate avanti da Richard Phillips che fu condotto su una lancia di salvataggio con l’obiettivo di condurlo in Somalia per chiede un oneroso riscatto da 10 milioni di dollari.
Il giorno successivo ebbe luogo il primo tentativo volto a salvare la vita di Richard Phillips ad opera degli assaltatori della DEVGRU. Nel bel mezzo del trambusto, il comandante tentò la fuga salvo poi essere costretto a cambiare idea una volta messo sotto tiro dai pirati. La svolta arrivò 3 giorni dopo, il 12 aprile; i tiratori scelti dei SEAL – dopo ore di appostamento – riuscirono a colpire mortalmente 3 dei pirati che accerchiavano Richard Phillips riuscendo così a trarlo in salvo. In seguito agli eventi, uno dei fautori dell’attacco alla nave americana, Muse , fu condannato a 33 anni di carcere con l’accusa di pirateria.