Toni Capuozzo, storico reporter di guerra ed ex vicedirettore del Tg5, ha le idee chiare in merito agli effetti che la controffensiva dell’Ucraina a Kharkiv potrebbe avere sulle sorti del conflitto: “La vittoria ucraina riequilibra le forze in campo e di conseguenza allunga la guerra”, ha rivelato nel corso di una intervista a La Verità. Se prima di ciò si erano create le condizioni per avviare una trattativa per la pace, dunque, adesso la situazione è cambiata.
“La situazione prima di questa controffensiva era perfetta per un negoziato, perché la Russia aveva il Donbass. L’Ucraina invece aveva salvato Kiev, il gran corpo del Paese centrale e occidentale e, con Odessa, lo sbocco al mare. Entrambe le forze potevano quindi cantare vittoria e leccarsi le ferite”, ha sottolineato il giornalista. La distribuzione delle terre, invece, adesso è stata nuovamente ribaltata a favore degli ucraini. Ciò, però, non significa che questi avranno la meglio.
Capuozzo: “Controffensiva Ucraina allunga guerra”. Il potere di Putin
La controffensiva dell’Ucraina, secondo lo storico reporter Toni Capuozzo, che ne ha parlato a La Verità, allunga la guerra e ad avere la peggio saranno proprio gli ucraini. Il conflitto, infatti, o si chiude con una trattativa oppure con una sconfitta, che non è contemplata in alcun modo dalla Russia. “Vladimir Putin ha costruito la sua credibilità, anzitutto dinnanzi all’opinione pubblica russa, sulle vittorie a tutti i costi. La sua è l’immagine di un uomo forte, soprattutto grazie ad una armata vittoriosa. Perdere, naturalmente, gli toglie l’alone del vincitore. L’uomo forte che perde viene abbandonato facilmente, no?”.
La personalità del numero uno russo potrebbe essere dunque decisiva nelle sorti del conflitto. “Io credo che non sia possibile, per Putin, perdere la guerra. È chiaro che la Russia, d’ora in poi, investirà di più. Non so se inizierà a chiamarla guerra, ma inizierà a comportarsi come se lo fosse”, ha concluso l’esperto.