Scontro a Quarta Repubblica tra Toni Capuozzo, giornalista e scrittore e Daniele Capezzone, politico ed ex deputato. In studio è andato in scena un confronto che ha avuto come tema i massacri di Bucha, che da qualche giorno hanno sconvolto l’opinione pubblica, dividendola in due fazioni: c’è chi crede alla versione dell’Ucraina e chi invece dà credito alla Russia, che parla di fake news.



Capuozzo ha commentato così la questione: “Io sollevo qualche dubbio su quello che è accaduto a Bucha. Mi faccio qualche domanda e voglio ricostruire quello che è accaduto a Bucha. Il 30 marzo i russi si sono ritirati da Bucha. Il 31 marzo il sindaco di Bucha rilascia un’intervista in cui esprime la propria soddisfazione per il fatto che i russi hanno finalmente abbandonato il paese. Il 1° aprile c’è un’altra intervista e nessuno fa menzione dei morti in strada. Poi il 2 aprile spunta fuori un filmato della polizia ucraina che mostra soltanto un cadavere. Il 3, invece, iniziano a circolare tutti i morti che abbiamo visto. Da dove sono saltati fuori tutti questi corpi. Possibile che dopo 4 giorni nessuno ha messo una coperta su questi cadaveri? Io li ho visti come sono i cadaveri dopo qualche giorno. Queste vittime sono in strada da tre settimane? Non sarebbero in quelle condizioni!”.



La risposta di Capezzone a Capuozzo

Risposta secca di Daniele Capezzone a Capuozzo. L’ex deputato ha ribattuto alle parole dell’ospite in studio, dicendosi deluso dalle sue idee: “Pochi minuti fa il New York Times ha mostrato le foto di tre settimane fa, quando Bucha era sotto il controllo russo. Le immagini satellitari mostrano i civili ammazzati, a terra. Mi delude che da settimane dici che gli ucraini dovrebbero arrendersi. E mi delude la parola messinscena. Dobbiamo farci le domande e cercare la verità. State dicendo che hanno travestito i cadaveri tre giorni fa? Che sono stati addestrati tutti i testimoni? Che i giornalisti di tutto il mondo sono stati ingannati?”.



Quanto accaduto a Bucha ha scatenato un vero e proprio dibattito. I russi hanno accusato gli ucraini di aver diffuso una fake news: si parla di messinscena. Nel frattempo, l’Ucraina parla di genocidio tramite il suo presidente Volodymyr Zelensky. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha annunciato che nelle prossime ore si terrà a New York una conferenza stampa in cui verranno presentate le prove che dimostrano la veridicità della tesi russa.