Una carabiniera è stata abusata da un nigeriano pluripregiudicato nel centro per rimpatri di Ponte Galeria, a Roma. A denunciare l’episodio è stata la segreteria nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC). “La collega si trovava a presidio dell’infermeria quando è stata immobilizzata, palpata nelle parti intime, con il soggetto che tentava di leccarla e baciarla. Un incubo a cui hanno messo fine gli altri quattro colleghi intervenuti in suo soccorso”, questo il racconto.



Un episodio che lancia l’allarme sulle drammatiche condizioni in cui le forze dell’ordine si ritrovano a lavorare a contatto coi migranti arrivati illegalmente sul territorio italiano. In quella occasione, infatti, i Carabinieri presenti sul posto erano soltanto cinque a fronte di centinaia di ospiti. “Nel Cpr di Ponte Galeria succede di tutto: aggressioni nei confronti dei colleghi e operatori esterni, risse, incendi di materassi e lancio di suppellettili. Una situazione che non può essere gestita da una forza organica di cinque unità e senza un presidio di controllo esterno”, dice il sindacato.



Carabiniera abusata da nigeriano pluripregiudicato in centro per rimpatri a Roma: la denuncia

La segreteria nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC), dopo avere denunciato pubblicamente l’episodio della carabiniera abusata da un nigeriano pluripregiudicato nel centro per rimpatri di Ponte Galeria, a Roma, ha chiesto un pronto intervento da parte del Governo di Giorgia Meloni affinché la sicurezza sia aumentata nei luoghi preposti all’accoglienza dei migranti.

“Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sta girando l’Italia per l’apertura di altri Cpr in tutte le regioni, ma se la gestione resterà quella attuale, allora c’è da allarmarsi. Esprimiamo vicinanza e solidarietà alla nostra giovane collega e auspichiamo in provvedimenti seri e immediati. Non si possono lasciare cinque carabinieri con centinaia di soggetti, l’80% dei quali con problemi psichici e di tossicodipendenza, con un curriculum criminale non indifferente”, così si conclude la nota diffusa dal sindacato.