Un maggiore dei carabinieri presso il Ros ha impugnato il decreto nei suoi confronti che prevedeva la perdita del grado per motivi disciplinari (il congedo con disonore), facendo ricorso al Tar, il tribunale amministrativo regionale, e ottenendo il reintegro. L’uomo, come scrive infodifesa.it, era stato querelato da una collega con cui lo stesso aveva avuto una relazione extraconiugale, in cui si denunciava anche delle condotte violente e l’intromissione nelle utenze telefoniche per controllarne vita privata e lavorativa (denuncia per stalking).



In seguito il maggiore era stato denunciato una seconda volta per minacce telefoniche subite da un altro collega, a cui sarebbe stato intimato di evitare ulteriori contatti personali con la collega. Il pm del tribunale di Pisa aveva accolto le due denunce, sospendendo dall’impiego l’imputato, prima che i due querelanti procedettero con una remissione della querela. Subito dopo è scattato il procedimento disciplinare interno al termine del quale il ricorrente, il maggiore dei carabinieri, ha deciso di impugnare la sanzione.



CARABINIERE REINTEGRATO DAL TAR DOPO DUE DENUNCE E UNA CONDANNA: I DETTAGLI DELLA SENTENZA

Il ministero della difesa ha confermato l’azione disciplinare, connotando alcune elevate gravità, prima che il Tar ribaltasse la sentenza, dando invece ragione allo stesso militare, secondo cui i comportamenti dello stesso, seppur ritenuti gravi e stigmatizzabili, non giustificano comunque la massima sanzione comminata della perdita del grado per rimozione, tenendo conto anche di un curriculum impeccabile dell’imputato, corroborato da tre encomi, tre elogi e quattro encomi solenni.

Non è invece stata accolta la domanda risarcitoria presentata dallo stesso militare dell’Arma in quanto il Tar ha spiegato che lo stesso non ha dato prova di aver subito un danno, al di là dello stipendio non percepito durante la sospensione. Una vicenda che si è quindi conclusa a lieto fine per il carabiniere, nonostante i presupposti, fra denunce, sospensioni e sentenze del tribunale e del ministero, fossero ben altri. Sicuramente un caso che farà precedente e che nel contempo farà discutere, ma la legge va sempre rispettata.