Dopo il caso di Eliana Frontin – la professoressa che sui social ha insultato il carabiniere ucciso “bene, uno di meno” – scoppia una nuova polemica sempre su una prof e sempre per un commento, questa volta però contro lo studente Usa arrestato, ammanettato e bendato nella caserma dei Carabinieri: «È scioccante il fatto che sia stata scattata, pubblicata e che qualcuno si indigni pure dopo l’efferato crimine perpetrato contro il nostro carabiniere. Cari agenti della forze dell’ordine quando è necessario e non vi è altra scelta un colpo in testa al reo, come fanno in ogni altro Paese». Le parole dell’insegnante Patrizia Starnone fanno ancora più impressione perché la prof è una docente di diritto ed economia in un liceo di Giaveno, nel Torinese: il commento è apparso sotto il post della Lega che chiedeva conto dello choc o meno di quella foto con Christian Gabriel Natale Hjort bendato e ammanettato. Contattata poi dal Corriere della Sera Torino, la stessa docente ha così spiegato «Le mie parole sono state strumentalizzate perché io non ho fatto altro che invocare l’articolo 53 del codice penale: ovvero, quello che fa riferimento all’uso legittimo delle armi. Quando è in pericolo la vita di un rappresentante delle forze dell’ordine, ma potrebbe anche trattarsi di quella di un cittadino, è giusto usare le armi. Forse avrei dovuto usare un vocabolo meno colorito: un colpo al cuore, al petto. Ma il pensiero non cambia. Conosco la legge e il rispetto per gli altri».



CONTE “QUELLA FOTO NON RISPONDE AI NOSTRI VALORI”

Sta facendo il giro del mondo la foto di Christian Gabriel Natale Hjort bendato nella caserma dei Carabinieri, un’immagine che ha sollevato un polverone politico ma non solo. Nelle ultime ore sono stati numerosi e contrastanti i commenti sull’episodio, con il giovane americano – complice del killer del carabiniere Mario Cerciello Rega, Finnegan Lee Elder – ritratto con una benda sugli occhi e con le mani legate. Sul fatto è giunto nelle scorse ore anche il commento del premier Giuseppe Conte, che ha tenuto a precisare che «non c’è nessun dubbio che la vittima di questa tragedia sia il nostro carabiniere, il nostro Mario», ma «riservare quel trattamento a una persona privata della libertà non risponde ai nostri principi e valori giuridici, anzi configura gli estremi di un reato o, forse, di due reati». Il presidente del Consiglio ha ribadito che l’Italia è uno Stato di diritto, invitando a evitare di cavalcare l’onda delle reazioni emotive tenuto anche conto che la legislazione prevede ergastolo e nessuno sconto di pena in caso di omicidio volontario. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



FOTO BENDATO CASERMA, SALVINI: “NON E’ LUI LA VITTIMA”

Prosegue a distanza la “lotta” politica sulla morte del giovane carabiniere in merito alla foto “choc” del carnefice bendato in caserma dei CC di Roma: su Twitter, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha riportato un commento molto duro con tanto di immagine «vittima? L’unica vittima è un uomo, un figlio, un marito, un carabiniere, un servitore della patria». Sui social non le manda a dire il direttore del Tg La7 Enrico Mentana che dopo aver attaccato alcuni followers se la prende direttamente con il leader della Lega: «Ministro, con tutto il rispetto: nessun cittadino sano di mente può dire che quel giovane è una vittima», scrive il giornalista salvo poi affondare il colpo «ma tutte le persone sane di mente e che sanno cosa sia uno stato di diritto dicono che non si può tenere bendato e ammanettato un indagato, anche perché ciò rendere forse inutilizzabile la sua confessione. Veda lei, ma forse dovrebbe farlo anche un uomo di Governo, invece di carezzare le pulsioni di vendetta a scapito del desiderio di giustizia». Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen.Giovanni Nistri, ha commentato in merito all’imbarazzo per quella foto in caserma: «Quanto è successo è molto grave, abbiamo subito avviato inchiesta interna per individuare i responsabili e sanzionare i responsabili, informandone l’autorità giudiziaria per ogni valutazione sugli eventuali aspetti penali».



CARABINIERE UCCISO, SALVINI “LUI LA VITTIMA, NON IL CARNEFICE”

La foto di Christian Gabriel Natale Hjort bendato e ammanettato in caserma dopo esser stato arrestato per l’aggressione e omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega – assieme all’amico Finnegan Lee Elder – sta facendo il giro del web e della politica: le polemiche sollevate dalla pubblicazione della foto, scattata da qualche militare in caserma (come successo già con Cesare Battisti il giorno dopo la sua estradizione in Italia, ndr) sono letteralmente esplose e da Salvini al Pd, finanche al direttore Enrico Mentana su Instagram sono piovute centinaia di critiche, invettive e attacchi incrociati. Prima i fatti: dopo la confessione di Elder, che materialmente dovrebbe aver ucciso il militare con 8 coltellate nella notte tra giovedì e venerdì, i due studenti americani vengono portati in caserma e torchiati fin che non sarebbe arrivata l’ammissione di colpevolezza. Nell’immagine diffusa sui social, Natale Hjort viene bendato mentre viene interrogato in caserma, con le mani legate e capo chinato: dopo che la foto è stata data ai colleghi de La Stampa, la Procura di Roma è intervenuta aprendo una inchiesta ufficiale che potrebbe portare all’apertura normale di un fascicolo di indagine.

FOTO CHOC IN CASERMA, MENTANA ESPLODE SU INSTAGRAM

L’Arma dei Carabinieri ha deciso di sanzionare il responsabile, per ora ignoto, e all’Adnkronos confermano «sarà immediatamente spostato a un reparto non operativo». I pm della Capitale attendono un’informativa mentre i carabinieri hanno avviato un’indagine interna, ma nel frattempo la polemica politica si allarga: la Lega sui propri canali social scrive pubblicando l’immagine «Alcuni giornali sostengono che si tratti di una FOTO CHOC, voi che cosa ne pensate?». Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini a corredo della foto attacca «A chi si lamenta della bendatura di un arrestato – afferma -, ricordo che l’unica vittima per cui piangere è un uomo, un figlio, un marito di 35 anni, un Carabiniere, un servitore della Patria morto in servizio per mano di gente che, se colpevole, merita solo la galera a vita. Lavorando. Punto». Il Pd replica con Andrea Marcucci (senatore dem) e su Twitter rilancia «Orrore per la foto dell’indiziato bendato. Orrore per l’uso che ne sta facendo il partito del ministro dell’Interno. Salvini non ci porterà in Sud America». Attacca la Lega e chi ha scattato la foto anche Ilaria Cucchi, sorella di Stefano morto in caserma in circostanze indegne dopo un probabile pestaggio di alcuni uomini delle forze dell’ordine «Queste sono cose che non devono accadere. Di qualsiasi cosa si possa essere accusati e qualunque sia la nazionalità. Il mio pensiero va comunque alla famiglia del vice brigadiere», racconta all’Adnkronos. A “chiudere” la parentesi politica attorno ad un dramma nel dramma, ci pensa Enrico Mentana che prima scrive su Instagram «1 il vicebrigadiere Cerciello Rega era un uomo d’oro 2 chi l’ha ucciso ha compiuto un atto bestiale 3 questa foto del ragazzo bendato e ammanettato è una vergogna per lo stato di diritto e un boomerang processuale»; poi davanti ad alcuni commenti che criticano l’insofferenza del giornalista per tale foto, ribatte «solo un cretino non capisce che questo trattamento oltre a essere illegale fornisce numerosi aiuti alla difesa». A chi poi risponde ulteriormente, Mentana lo bolla come “cretino” e assai di più: «siete dei pirla».