E’ stata liberata la caserma dei carabinieri di Asso, in provincia di Como, dove un militare della stessa compagnia aveva ucciso ieri sera un collega, per poi barricarsi all’interno dell’edificio. Nel corso della notte passata, le forze speciali hanno fatto irruzione, liberando tutti gli ostaggi e arrestando il brigadiere Antonio Milia, colpevole di aver assassinato il comandante della stazione Doriano Furceri. I negoziatori hanno provato a lungo a convincere l’uomo ad arrendersi, ma dopo diverse ore di trattative alla fine i reparti speciali dei carabinieri sono stati costretti a fare irruzione nella caserma.



Antonio Milia, una volta che i colleghi sono entrati nell’edificio, si è arreso ed ha posato la pistola a terra, anche se un componente delle forze speciali, come riferisce il Corriere della Sera, è rimasto leggermente ferito durante l’azione. Stanno tutti bene e sono tutti illesi anche gli ostaggi che si trovavano nella caserma al momento della sparatoria, leggasi una donna carabiniere che si trovava in una camerata, e le famiglie di altri militari che erano invece negli alloggi di servizio. L’autore del folle gesto era stato ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’ospedale di San Fermo per problemi psicologici e messo in seguito in convalescenza per diversi mesi. Da pochi giorni era rientrato in servizio in quanto giudicato idoneo ma evidentemente il peggio non era stato superato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CARABINIERE SPARA AL SUO COMANDANTE E LO UCCIDE, POI SI BARRICA NELLA CASERMA DI ASSO

Carabiniere spara e uccide il maresciallo Doriano Furceri della stazione ad Asso, in provincia di Como, e si barrica in caserma. Pomeriggio di sangue quello nella stazione dei carabinieri di Asso, dove il militare Antonio Milia ha usato la sua pistola d’ordinanza contro il maresciallo (ex comandante di Bellano) per ragioni che al momento non sono note. Nell’area operativa della caserma non erano presenti altri carabinieri. Sul posto è accorsa la locale Arma territoriale con i reparti specializzati per gestire situazioni di emergenza. Non si sa neppure se il brigadiere abbia sparato tre o quattro colpi contro il comandante. Entrambi sono sposati e hanno rispettivamente tre figli.



Stando a quanto riportato da Repubblica, il brigadiere era stato ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’ospedale di San Fermo della Battaglia (Co), in quanto affetto da problemi di disagio psicologico, poi dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi. Il carabiniere è stato poi giudicato idoneo al servizio da una Commissione medico ospedaliera, ma non era ancora rientrato in servizio perché ufficialmente in ferie.

DORIANO FURCERI, CHI ERA IL COMANDANTE MORTO

Stando a quanto riportato da Primacomo, l’aggressione sarebbe avvenuta intorno alle ore 19:30. Dalla caserma si sarebbero uditi in maniera distinta i colpi di arma da fuoco. Il comandante Doriano Furceri, deceduto in seguito alle ferite riportate, aveva 58 anni. Il luogotenente “carica speciale” era giunto alla guida della caserma dei carabinieri di Asso nel febbraio 2021 dopo aver lasciato Bellano.

Nei 35 anni di servizio, Doriano Furceri aveva guidato diverse stazioni lombarde, in Brianza e sul Lario. Originario di Palermo, aveva lavorato proprio nel reparto operativo del capoluogo siciliano e aveva preso parte alla missione all’estero nel Kosovo. Dopo aver cominciato la sua carriera frequentando il corso sottufficiali a Velletri, si era spostato a Firenze e aveva ottenuto il grado di vicebrigadiere nel 1988. Finita la scuola, si era spostato a Seregno e Merate. Nei primi anni 2000 era tornato a Palermo, prima come tecnico di laboratorio per le sostanze stupefacenti, essendo perito chimico di formazione, poi si era occupato di investigazioni scientifiche nello stesso ambito. Nel 2004 era tornato in Lombardia, dove era stato al comando della stazione di Bellano, prima del trasferimento ad Asso.