È passato quasi un mese da quando Gabriel Christian Natale Hjort è finito in carcere per l’omicidio di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma. Il 19enne è indagato con l’amico Elder Finnegan Lee, ma lui è finito suo mal grado al centro delle polemiche per la foto in cui appare bendato in una caserma dell’Arma prima dell’arresto. Hjort è dunque tra i detenuti che affollano il carcere di Regina Coeli, un penitenziario che potrebbe contenere al massimo 616 reclusi e che invece ne conta 1020. «Nella mia città, San Francisco, forse non sarei stato in carcere: sarei uscito su cauzione», ha dichiarato, come riportato dal Corriere della Sera. Ha scambiato qualche parola con i vertici del Partito Radicale, in visita in carcere. Lui capisce e parla l’italiano: il padre è originario di Roma. Non si è lamentato della vita in cella, ma lì d’estate il termometro segna 40 gradi fissi. E non c’è traccia di condizionatori o ventilatori. «Così scontano la pena non solo i detenuti ma anche il personale», dichiara Irene Testa, tesoriera dei Radicali.
NATALE HJORT: “NEGLI USA SAREI GIÀ FUORI SU CAUZIONE”
Il Partito Radicale ha lanciato l’iniziativa “Ferragosto in carcere” che per quattro giorni ha portato 294 visitatori – tra parlamentari, avvocati e radicali – in 72 penitenziari italiani, tra cui quelli di Rebibbia e Regina Coeli. Qui i detenuti sono per lo più in attesa di giudizio. «La custodia preventiva è un vulnus, riguarda il 31% dei detenuti delle nostre carceri», spiega Irene Testa al Corriere della Sera. Nei giorni scorsi intanto sono emersi i risultati dell’autopsia: la maggior parte delle coltellate inferte a Mario Cerciello Rega hanno colpito organi vitali: cuore, stomaco e polmoni. «Sarebbero bastati uno o due colpi per ucciderlo, ne sono arrivati undici», hanno rivelato fonti inquirenti al Fatto Quotidiano. I risultati dell’esame autoptico sul corpo del carabiniere ucciso nel quartiere Prati sono stati consegnati nei giorni scorsi ai magistrati della Procura di Roma. Il referto del medico legale è ancora secretato, ma già trapelano alcuni elementi che, secondo gli inquirenti, renderebbero l’idea della «efferatezza con cui Elder si è accanito sul corpo del militare».