Continuano le indagini per comprendere le dinamiche dell’incidente mortale che si è registrato nella notte tra sabato domenica a Campagna, in provincia di Salerno, e che è costato la vita a Francesco Pastore e Francesco Ferraro (rispettivamente maresciallo e appuntato dei Carabinieri), oltre che lasciare in condizioni gravi un 75enne coinvolto collateralmente e la passeggera, neo 18enne, del Suv. Alla guida del Suv, un Range Rover bianco, c’era Nancy Liliano, 31enne originaria proprio di Campagna e che è già nota alle forze dell’ordine per alcuni precedenti legati allo spaccio e al consumo di droga.



E proprio la droga è un elemento comune in entrambe le vicende, perché nonostante le donna fosse finita già in manette nel 2019 (patteggiando un anno di arresti domiciliari) dai primissimi accertamenti è risultata positiva alla cocaina, oltre che con un livello di alcool nel sangue superiore ai massimi consentiti per legge. Seguiranno, comunque, ulteriori accertamenti, specialmente per confermare la positività alla sostanza stupefacente, mentre le salme dei due Carabinieri sono state trasferite dall’obitorio di Salerno a Montesano Salentino e Manfredonia (i loro comuni di residenza), con il primo che ha deciso di proclamare il lutto cittadino per “Francesco, un ragazzo generosissimo [che] resterà sempre nei nostri cuori”, come ha commentato il sindaco locale Giuseppe Maglie.



Nancy Liliano iscritta al registro degli indagati: rischia 18 anni di carcere

Rimangono, insomma, aperte le indagini per comprendere le effettive dinamiche dell’incidente, per le quali sarà fondamentale il supporto delle telecamere di sorveglianza, partendo però dall’assunto che la colpa non sia da ascrivere ai Carabinieri, ma esclusivamente alla 31enne. Questa si trova attualmente in ospedale con diverse ferite lievi, mentre secondo alcune indiscrezioni delle ultime ore sembra che sia stato già iscritto il suo nome nel registro degli indagati, con l’ipotesi di duplice omicidio stradale in relazione (ovviamente) alla morte dei due Carabinieri. La donna con il nuovo codice della strada rischia fino a 18 anni di carcere, che rappresenta il massimo della pena per l’omicidio stradale, oltre ovviamente alla multa (tra i 573 e i 6mila euro) e il ritiro della patente.



Le dinamiche dell’indicente di Salerno, mortale per i due carabinieri

Nel frattempo gli inquirenti hanno anche cercato di dare una ricostruzione (che dovrà, anche in questo caso, essere confermata) all’incidente mortale. I tre Carabinieri poco dopo le 23 stavano cercando di immettersi sulla statale 91 al Quadrivio di Campagna, vicino a Salerno, dopo alcuni controlli effettuati in un’area di servizio, quando il Suv bianco è arrivato a grande velocità, centrando in pieno la loro vettura, lasciandone solamente un’ammasso di lamiere. Lo schianto si è rivelato immediatamente mortale per le due vittime, che sono state estratte dalle lamiere già prive di vita, mentre al contempo (ignaro del pericolo e dell’ingombro costituito dalla macchina dei Carabinieri e dal Sub bianco) una Fiat Punto ha tamponato l’auto della 31enne, causando ferite gravissime al conducente 75enne.