Lucio Caracciolo: “Gli USA stanno vincendo in Ucraina”

Lucio Caracciolo, direttore della rivista Limes, la più importante nel settore della geopolitica, ha parlato della guerra in Ucraina con il quotidiano La Verità. Secondo lui dietro al conflitto si nascondono interessi ben più grandi della conquista, architettati in larga parte dagli Stati Uniti che starebbero tessendo la tela di una guerra in cui non sono impegnati direttamente.



Parlando della guerra, Caracciolo sostiene che vi siano diversi livelli di sconfitta, sia per la Russia che per l’Ucraina, mentre “gli USA non sono certamente gli sconfitti”. “Decisivi nel tenere viva la resistenza ucraina”, spiega parlando degli USA, “non ha fretta nel finire questa guerra, perché di obbiettivi ne ha raggiunti almeno tre“. “Aver messo in luce le differenze interne tra Cina e Russia”, sostiene Caracciolo parlando degli obbiettivi americani, poi “la fine dell’interdipendenza energetica, tra Europa e Mosca”, fatto che ha sventato anche l’ipotesi di un asse Mosca-Berlino-Pechino, ed infine “logorare il suo nemico“. Alla fine della guerra, comunque, crede che molti paesi spingeranno affinché “una Russia un po’ ammaccata possa restare comunque un partner” commerciale.



Caracciolo e il progetto americano di un’Europa unita

Continuando ad analizzare la guerra, Lucio Caracciolo ritiene che, esattamente come fu in occasione della seconda guerra mondiale, la Russia potrebbe scampare da questa guerra, “sempre che siano disposti a battersi sul serio e sempre che gli ucraini non abbiamo sufficienti armamenti dalla Nato“. Dovrebbe, in questa prospettiva, sfruttare il suo potere demografico, come fece Stalin contro Hitler, che sacrificò “milioni e milioni di concittadini”.

Mentre, allargando il suo discorso, Caracciolo sostiene che l’Europa, o meglio l’Unione Europea, “può funzionare con il bel tempo, ma non con il cattivo”. “L’ideologia europeista”, spiega, “si basa su intrecci economici, scambi e libertà di movimento. Tutto il contrario di ciò che avviene in tempo di guerra”. Una logica che, spiega ancora Caracciolo, si fonda sull’idea tedesca, “introiettata dall’occidente e dall’America”, di “scordarsi il passato pensando che la pace fosse eterna”. In tutto questo, però, “Ue e Nato si sovrappongono (ormai) quasi perfettamente. L’Europa è quindi parte di un progetto paraimperiale americano, se così si può dire”.