Carlo Verdone e Sergio Mattarella battono i Måneskin, Drusilla Foer e Chiara Ferragni. Il popolare attore e il nostro Presidente della Repubblica sono i nomi preferiti dagli italiani per condividere un piatto di Carbonara. A dirlo è una ricerca commissionata dai pastai di Unione Italiana Food all’Istituto Piepoli in occasione del #CarbonaraDay, tradizionalmente celebrato il 6 aprile. L’analisi, condotta su un campione di 500 persone rappresentative della popolazione maggiorenne, conferma anche lo stretto filo rosso che lega la specialità romana alla sfera emozionale dei nostri connazionali: per 9 su 10 (95%), infatti, la Carbonara si mangia sempre in compagnia, soprattutto in famiglia (62%) o con il partner (20%). E non serve un’occasione speciale per gustare la carbonara: la pensa così ben il 58% del campione, contro un restante 32% che la considera un premio che ci si concede per festeggiare un successo ottenuto, la fine di una giornata impegnativa, un pranzo della domenica o una ricorrenza. Un giudizio senza appello, dunque, così come netta è anche la valutazione sulla ricetta migliore di questo piatto: per 2 italiani su 3 (67%), infatti, la Carbonara più buona è quella preparata tra le mura domestiche.
“Quando 6 anni fa noi pastai italiani abbiamo ideato il #CarbonaraDay – afferma Riccardo Felicetti, presidente dei pastai italiani di Unione Italiana Food – volevamo ricordare che un piatto di pasta non divide, ma unisce. Quest’anno ribadiamo con forza il valore simbolico di un piatto di pasta che ci fa stare insieme e alleggerisce lo spirito nei momenti difficili. E ben vengano le discussioni con il sorriso se sia meglio la pancetta o il guanciale, lo spaghetto o il rigatone: una leggenda sulle origini della Carbonara dice che è un piatto della necessità, nato in tempo di guerra. Che oggi sia allora un piatto simbolo di amicizia, affetto e condivisione”.
Un piatto, la carbonara, peraltro promosso anche dalla scienza. “Essendo ricca di carboidrati, la pasta stimola la produzione di insulina che a sua volta facilita l’assorbimento del triptofano, amminoacido precursore degli ormoni del sonno e del benessere, ovvero della melatonina e della serotonina – spiega Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista all’Università Campus Biomedico di Roma –. E la quantità di guanciale che finisce nel piatto è bassa a tal punto da non avere interferenze col sonno. La Carbonara è quindi un piatto gratificante che aiuta a sopportare i momenti difficili, rivelando una sua dimensione emotiva. Inoltre, aiuta il buonumore in un periodo in cui ne abbiamo tutti bisogno. Ovviamente, a cena, quando il pasto è o dovrebbe essere più frugale, il suggerimento per tutti è di mangiare la Carbonara come portata unica”.
Ideato nel 2017 dai pastai di Unione Italiana Food, il #CarbonaraDay ha raggiunto in 6 anni una platea potenziale di 1,7 miliardi di persone, diventando appuntamento di riferimento per food influencer, media, cuochi e appassionati che desiderano condividere opinioni a proposito di questo piatto e, più in generale, sul rapporto tra tradizione e contaminazione in cucina. Per partecipare all’edizione 2022 dell’evento virtuale le regole sono semplici: il 6 aprile, a partire dalle ore 12 (CET) basterà seguire gli hashtag #CarbonaraDay e #CarbonaraSharing e cimentarsi in dirette video, condividere opinioni, foto e consigli su Instagram, Facebook e Twitter.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.