L’emergenza criminalità a Milano (e non solo) ha rappresentato uno dei temi trattati nel corso della puntata di “Forte e Chiaro” andata in onda nella serata di mercoledì 19 ottobre 2022 su Antenna 3. Tra gli ospiti in studio era presente Carmine Abagnale, presidente dell’Associazione nazionale Polizia di Stato di Milano, il quale ha effettuato la propria analisi relativa a tale, crescente problematica: “Le nostre carceri non sono educative nella maggior parte dei casi, ma sono una scuola per la criminalità e il detenuto diviene più aggressivo e delinquente. Chi si è fatto un periodo in galera non ha un lavoro e deve vivere in qualche modo, dunque, non avendone uno, ritorna criminale”.
Per arginare il dilagare della criminalità, secondo Abagnale, “bisognerebbe creare punti di riferimento per queste persone che hanno difficoltà dopo l’uscita dalla struttura penitenziaria. Occorre poi anche ricordare che la gente comune vuole un intervento immediato delle forze dell’ordine di fronte alla criminalità, soprattutto nelle piccole cose”.
CRIMINALITÀ, L’AVVOCATO GERMINARA: “CREARE STRUTTURE PER L’INSERIMENTO DEI MINORI CHE DELINQUONO”
A “Forte e Chiaro” ha detto la sua anche Silvia Germinara, avvocato di professione, soffermandosi soprattutto sul fenomeno della criminalità da parte dei minori: “L’articolo 224 del codice penale dice proprio che al minore che non abbia ancora compiuto 14 anni, per quanto non sia imputabile, può essere applicata da parte del giudice una misura che può essere quella dell’ex riformatorio o di un istituto dove il ragazzino possa essere seguito e regolarizzato. In alternativa, si può optare per l’inserimento in una casa famiglia, ove il giovane possa essere tenuto controllo”.
Il problema vero è che queste strutture mancano: “Il giudice – ha detto l’avvocato – potrebbe anche applicare una misura cautelare a questi soggetti, ma poi non ci sono gli edifici dove di fatto svolgere questa misura. Ecco quindi che il ragazzo viene rimesso in libertà, consentendogli giocoforza di continuare a comportarsi male e a delinquere”.