Una nuova rivolta in carcere, questa volta presso il noto istituto penitenziario Regina Coeli, sito in quel di Roma. Secondo quanto riferito dal portale Open, almeno un’ottantina di detenuti della quarta sezione avrebbe fatto scattare una “guerriglia” con incendi e distruggendo le celle. Gli episodi violenti si sono verificati nella mattinata di oggi, giovedì 27 giugno 2024, e le guardie penitenziarie in loco hanno fatto irruzione nelle celle dei detenuti sequestrando diverse armi rudimentali, a cominciare da bastoni e pezzi di ferro.



Le perquisizioni a seguito della rivolta nel carcere di Regina Coeli hanno portato anche al ritrovamento di una grappa che sarebbe stata autoprodotta, non è ben chiaro come. Stando a quanto emerso fino ad ora, non sarebbero rimaste coinvolte delle persone, di conseguenza la rivolta nel carcere di Regina Coeli non avrebbe provocato dei feriti fra detenuti o il personale. Inoltre i disordini starebbero rientrando. A commentare la vicenda anche Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, che ha colto l’occasione per denunciare le gravi situazioni in cui versano numerosi carceri italiani.



CARCERE REGINA COELI ROMA, RIVOLTA DEI DETENUTI: LA DENUNCIA DI DE FAZIO

Secondo lo stesso sindacalista gli istituti penitenziari sono delle vere e proprie polveriere pronte ad esplodere alla minima scintilla fra suicidi, violenze di ogni tipo, ma anche omicidi, stupri, devastazioni e traffici illeciti, con una frequenza che lo stesso definisce come “mai vista in precedenza, eppure dal Governo non si avverte il dovere di intervenire in maniera decisa”.

De Fazio ha quindi invocato l’intervento della presidente del consiglio Giorgia Meloni, chiedendo di convocare una riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri, varando poi un decreto legge per sfoltire la densità detentiva, ridurre il sovraffollamento di 14mila reclusi e consentire anche l’assunzione di altro personale per il corpo di polizia penitenziaria, che secondo il sindacalista sarebbe in deficit di 18mila agenti.