Le carceri in Francia sono sempre più piene: al 1° luglio è stato raggiunto, come riportato da DayFr, il record di presenze di 74.513 detenuti. Il mese precedente erano stati invece 73.699, mentre nello stesso mese dell’anno precedente erano quasi 2.500 in meno. I dati provenienti dal Ministero della Giustizia sono insomma allarmanti.



La preoccupazione degli esperti è anche da ricondurre al fatto che i posti disponibili nelle carceri del Paese sono soltanto 60.666 posti. La densità complessiva è dunque pari al 122,8%, rispetto al 118,7 % di un anno fa. È per questo motivo che molti detenuti si ritrovano costretti a dormire su dei materassi situati sul pavimento in celle concepite per una sola persona. Per sanare la situazione, si sta lavorando ormai da tempo alla creazione di 15.000 posti in più entro il 2027, ma nel frattempo il Paese ha già incassato, nel 2020, una condanna da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU).



Carceri, è record in Francia: ci sono 74.513 detenuti, la denuncia

L’allarme per il sovrannumero dei detenuti nelle carceri della Francia (che nel 2020 è stato anche il Paese con più suicidi in cella) non è dunque una novità, ma rappresenta purtroppo un tema estremamente attuale, dato che la situazione è in peggioramento di mese in mese. Un dato che desta ulteriore preoccupazione è quello relativo alle motivazioni per cui le persone si trovano dietro le sbarre.

Ben 20.189 dei 74.513 individui in cella, infatti, sono “presunti innocenti”. Ciò significa che sono ancora imputati, ovvero in attesa di giudizio. Molti altri sono stati condannati a pene brevi, per cui potrebbe essere attuato un percorso di riabilitazione diverso dalla detenzione. Il tasso di occupazione delle carceri per questi casi in particolare è addirittura del 146,3%. Esso raggiunge o supera anche il 200% in otto istituti penitenziari, di cui il 278,1% a Majicavo (Mayotte), il 212,2% a Perpignan, il 212% a Nîmes, il 205,8% a Rochefort (Charente-Maritime) e il 204,6% a Foix.