Il ministro della Giustizia Carlo Nordio vuole che il 2024 sia l’anno della sicurezza nelle carceri italiane, soprattutto dopo il triste primato di aggressioni da parte dei detenuti ai danni degli agenti penitenziari. Così, il ministro ha messo in capo tutta una nuova serie di idee per migliorare la sicurezza, sia per gli agenti che per i detenuti, evitando di ripete quelle 1.612 aggressioni che si sono verificate nel corso dei 12 mesi passati.



Il principale punto dell’agenda di Nordio per migliorare la sicurezza nelle carceri recupera la vecchia idea, peraltro efficacemente sperimentata, delle bodycam sugli agenti. Si tratta, concretamente di piccole telecamere fornite di memoria intera e batteria che registrano gli eventi dal punto di vista di chi le indossa, in dotazione da anni alle forze di polizia e ai militari statunitensi, nonché cruciali in determinati casi. Grazie alle bodycam, infatti, gli agenti che nelle carceri stanno a contatto con i detenuti possono documentare con precisione e dovizia le aggressioni o le rivolte, permettendo di risalire più facilmente agli artefici degli episodi violenti.



Il pacchetto Nordio per la sicurezza nelle carceri

Il piano di Nordio per la sicurezza nelle carceri, però, non si limiterà alle sole bodycam, per le quali è stata avviata una procedura di gara nelle ultime settimane, e non si può escludere che nel corso dei prossimi mesi verranno introdotti nuovi provvedimenti. Allo stato attuale, comunque, oltre alle bodycam per gli agenti, la bozza del ministro fa riferimento anche a “sistemi anti-drone” che dovrebbero impedire la comunicazione dei detenuti con l’estero e la ricezione di alcuni oggetti proibiti, consegnati con i mezzi volanti.



Similmente, nelle carceri verranno istallati, sempre nell’ottica di impedire l’uso di beni proibiti, “apparati per il rilevamento di oggetti non consentiti“. Inoltre, verranno migliorate la divisione in circuiti e la differenziazione dei detenuti in base al grado di pericolosità e al reato commesso, “per evitare che nelle sezioni detentive possano verificarsi eventi critici pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza”. Infine, nel pacchetto di norme per la sicurezza nelle carceri presentato da Nordio ampio spazio è lasciato per il personale, con la promessa del “completamento delle piante organiche“. In altre parole, l’assunzione del corretto e necessario numero di agenti penitenziari, oltre che del personale dirigente, grazie a “investimenti consistenti e concorsi regolari”.