Nelle carceri italiane c’è da tempo un problema di sovraffollamento, che attanaglia tutte le Regioni e alcune in particolare. Secondo i dati che arrivano dal ministero della giustizia, il 44.5% dei detenuti della Lombardia, che corrispondono a 9.083, sono stranieri. Come spiegato da Romano La Russa, assessore regionale alla sicurezza, la percentuale è particolarmente alta a San Vittore, dove gli stranieri rappresentano il 63%. “Si tratta in larga maggioranza di extracomunitari irregolari arrivati in Italia per dedicarsi a furti, scippi e altri reati predatori, non a caso in continuo aumento”.



Il sovraffollamento nelle carceri, dunque, potrebbe essere combattuto fermando l’immigrazione irregolare secondo l’assessore della Regione Lombardia: così facendo, infatti, si ridurrebbe anche il numero dei detenuti presenti nei nostri istituti. Non si tratta ovviamente dell’unica soluzione: bisognerebbe anche costruire nuove strutture e rafforzare gli accordi internazionali, come il governo Meloni sta facendo con l’Albania, aprendosi anche ad altri Paesi. La soluzione invece non sarebbe quella degli svuota-carceri, con indulti o amnistie.



Carceri in Lombardia, La Russa: “140 euro al giorno per ogni detenuto”

In Lombardia, quasi la metà dei detenuti nelle carceri sono stranieri. A Bergamo, su 571 ospiti, 265 sono stranieri. A Cremona invece 365 hanno nazionalità non italiana su 575 mentre a Milano, nel carcere di San Vittorie, sono ben 688 gli stranieri su 1.094 detenuti. 371 quelli nel carcere di Pavia, su 684, e 228 a Busto Arsizio su 453. Inoltre le carceri lombarde ospitano un terzo dei detenuti marocchini di tutta Italia, come spiega Libero. Le altre nazionalità nella “top five” sono albanese, egiziana, tunisina e romena.



“Per far ‘risiedere’ nelle nostre patrie galere questi signori lo Stato spende in media circa 140 euro al giorno” spiega La Russa a Libero. “La sinistra dovrebbe riflettere molto bene su questi dati che sono uno schiaffo per tutti i cittadini onesti. Il permissivismo dei governi di centrosinistra ha portato l’Italia a diventare una sorta di “terra di nessuno” in balia di ogni delinquenza” conclude l’assessore.