L’ARCIVESCOVO DI MARSIGLIA: “LA CHIESA SIA PRAGMATICA, NON SI PUÒ ACCOGLIERE TUTTI I MIGRANTI”

La visita di Papa Francesco a Marsiglia il 22-23 settembre per parlare di migranti e accoglienza arriva in un momento molto delicato per l’Europa: «Non si possono accogliere tutti», va controcorrente il cardinale Jean-Marc Aveline riferendosi all’emergenza sbarchi che sta colpendo Lampedusa e il sud Italia. L’arcivescovo di Marsiglia è uno dei rappresentanti più influenti dei vescovi francesi che da anni affronta il contesto di integrazione tutt’altro che semplice nella città del sud della Francia dove un cittadino su 3 è musulmano.



In un lungo dialogo con i giornalisti – riportato dal “Messaggero” – il cardinale anticipa i temi che il Santo Padre affronterà nelle conclusioni al “Rencontres Mediterraneeennes” in programma tra una settimana, non disdegnando un punto di vista molto realistico e poco retorico: «Il fatto è che chi insiste nel dire che si deve accogliere senza limiti non vive di certo nei quartieri di tante città segnate da un alto tasso di disoccupazione, spaccio di droga, degrado, assenza di sicurezza». Secondo il porporato francese, anche nella Chiesa occorre maggiore pragmatismo, evitando discorsi «ingenui; E’ pericoloso. Nello stesso tempo, ovviamente, occorre sfuggire al rischio di criminalizzare il migrante che fugge come se fosse la causa di tutti i mali universali».



CARD. AVELINE: “PAPA FRANCESCO CI PARLERÀ PER UNA LINEA COMUNE SUI MIGRANTI”

Solidarietà ma anche accortezza, occorre realismo molto più della retorica su entrambe le sponde contrapposte: «Noi come Chiesa vedremo come andare avanti. Penso che per i cristiani vi sia una terza via da seguire, che è quella della linea profetica di attuare la prossimità». Una terza via che da tempo la Chiesa prova a perseguire sul tema migranti e sulle dimensioni sempre più “bibliche” dei flussi in arrivo da Balcani e nord Africa: secondo il cardinale Aveline serve «individuare il bene comune e cercare una armonia con il tutto». È proprio l’arcivescovo di Marsiglia che sta organizzando il maxi incontro per Papa Francesco con tutti i vescovi che si affacciano sul Mediterraneo: dopo il difficile contesto marsigliese e dopo la recente visita in Svezia per toccare con mano una «integrazione mal gestita con i quartieri ghetto», l’arcivescovo punta tutto sulla «prossimità».



I migranti di contro non vanno scelti come avvenuto (o avviene ancora?, ndr) in Germania con i rifugiati in arrivo dal Medio Oriente, semmai verrà ricordata l’esistenza del loro «diritto fondamentale a non emigrare». La posizione del cardinale si avvicina alla posizione tenuta dalla Premier Meloni nel recente discorso davanti alla FAO: «assicurare a tutti il diritto a non dover emigrare, ossia la possibilità di vivere in pace nella propria terra. L’impegno dell’Italia è di creare un modello di cooperazione non predatorio con i Paesi africani affinchè possano vivere delle loro risorse». Secondo il cardinale Aveline, la visita di Papa Francesco il 22-23 settembre a Marsiglia vedrà un discorso accorato ai vescovi del Mediterraneo «per trovare una linea comune» sull’emergenza migranti, una delle vere sfide del futuro prossimo dell’Europa. Di tutta l’Europa, non solo dell’Italia.