Solo il 30 marzo scorso vi scrivevamo su queste stesse pagine della possibilità non più così remota di uno scisma nella Chiesa Cattolica in Germania: ebbene oggi, intervistato dal Messaggero, il cardinale Walter Brandmuller (presidente emerito del Pontificio comitato di Scienze storiche) non solo conferma ma offre nuovi spunti di riflessione sulla intricata vicenda della Chiesa tedesca. «Lo scisma in Germania? Di fatto è già iniziato. Tecnicamente possiamo parlare di scisma quando è in atto un processo che porta a distaccarsi dalla comunione gerarchica, dal Papa», spiega il cardinale bavarese alla collega Franca Giansoldati.



Un processo sempre più in itinere e che potrebbe “esplodere” già nei prossimi mesi: «Lo scisma, in parole povere, è la negazione della comunione gerarchica al vescovo o al Papa, cosa che sta succedendo sotto i nostri occhi, basta vedere anche le dichiarazioni o le prese di posizioni di tanti vescovi tedeschi», sottolinea ancora Brandmuller, confermando quanto già lo scorso anno il Papa Emerito Ratzinger denunciava come rischio imminente per la Chiesa tedesca. Per il cardinale le tematiche avanzate di vescovi di Germania ormai da anni sono sempre le stesse rilanciate anche nell’ultimo Sinodo inaugurato nel gennaio 2020: sacerdozio delle donne, accettazione dell’omosessualità, benedizione delle coppie gay e comunione ai risposati/divorziati.



LA CRISI DELLA CHIESA IN GERMANIA

«La situazione in Germania a mio parere è compromessa perché non solo vi è la negazione della comunione gerarchica, ma vi è anche dissenso sul piano magisteriale. A volte ci possono essere dei dissensi che non necessariamente implicano uno scisma. Questo caso, invece, è tutto nuovo e a mio parere preoccupante», rilancia ancora il Cardinal Brandmuller preoccupato per le sorti del cattolicesimo nella patria della Riforma. Secondo l’arcivescovo titolare di Cesarea di Mauritania, la deriva della Chiesa tedesca è sempre più uno «scivolamento sulle posizioni protestanti, forse vogliono una Chiesa unita con i protestanti».



Allo scisma potenziale in Germania potrebbero non essere pochi gli “aderenti” non tanto per effettiva “credenza” ma per uno scollamento sempre più ampio tra i credenti e l’autorità centrale: «la maggioranza dei cattolici tedeschi è indifferente a tutto questo. Abbiamo una società altamente secolarizzata, la partecipazione alla messa domenicale riguarda al massimo il 10 per cento delle persone. Chi aderisce alle tesi progressiste sono persone legate al Comitato Centrale cattolico ma la maggioranza dei fedeli è indifferente, mi creda. Il secolarismo galoppa veloce e la distanza dei fedeli dalla Chiesa è aumentata». Chiesa di Germania sempre più vicina a Lutero? Più o meno, secondo Brandmuller la riforma protestante era più una eresia che non un vero e proprio scisma, «rifiutava i sacramenti eccezion fatta per il battesimo e l’eucarestia. In ogni caso è difficile contare gli scismi nella storia. Nella Chiesa antica per esempio sono stati tanti e poi coi secoli sono andati diminuendo».