VATICANO: “CARDINALE RUINI È VIGILE E IN CONDIZIONI STABILI”. IL BOLLETTINO DEL GEMELLI
Il cardinale Ruini resta ricoverato in terapia intensiva ma in condizioni stabili ed è vigile: recita così il bollettino dell’ospedale Policlinico Gemelli di Roma l’indomani del ricovero d’urgenza del porporato 93enne a seguito di un dolore toracico. «In considerazione dell’età avanzata e della storia clinica del Cardinale, si è reso necessario il ricovero in Terapia intensiva cardiologica», si legge nella nota del ospedale romano.
Camillo Ruini, originario di Sassuolo ma “adottato” in Vaticano ormai da decenni, è al momento «vigile e collaborante» e le sue condizioni cliniche «sono al momento stabili. Prosegue il monitoraggio e le terapie». Dopo il ritiro per raggiunti limiti di età, il cardinale Ruini resta comunque Vicario generale emerito di Papa Francesco per la Diocesi di Roma: l’incarico arriva nel 2008 per volere di Benedetto XVI dopo averne accettato le dimissioni da Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Il Card. Ruini ora ricoverato al Gemelli resta anche Arciprete della Papale Arcibasilica Lateranense.
RICOVERATO D’URGENZA IL CARDINALE CAMILLO RUINI: IPOTESI INFARTO, ORA SI TROVA AL POLICLINICO GEMELLI DI ROMA
Il cardinale Camillo Ruini è attualmente ricoverato in terapia intensiva presso il Policlinico Ospedale Gemelli di Roma dopo l’ipotesi un infarto avvenuto durante la giornata di sabato 6 luglio 2024: le prime voci in arrivo dal Vaticano sono state poi confermate dall’ANSA su fonte diretta del Vicariato, con il porporato 93enne che pare essere stato colpito da un malore nel pomeriggio di ieri.
L’infarto e il trasbordo d’urgenza al Policlinico dove già tutti gli ultimi Papi sono stati curati e accuditi negli anni: non vi sono al momento bollettini ufficiali su come sta Ruini, finora è noto solo che si trovi in rianimazione del nosocomio dopo il grave malore subito. L’ultima volta che il Card. Ruini ha avuto problemi seri di salute era ormai il lontano 2015 quando venne all’epoca ricoverato d’urgenza all’istituto di ricerca Neuromed di Pozzilli (provincia di Isernia) per accertamenti. Sempre all’ANSA giunge notizia che da ore il vescovo Guerino di Tora invita l’intera comunità ecclesiale a pregare per la salute del cardinale Camillo Ruini.
CHI È IL CARDINALE RUINI: DALLA CEI ALLA COMMISSIONE MEDJUGORJE, ”HO UN PO’ PIÙ DI PAURA PER LA MORTE”
Ex Presidente della CEI per quasi 20 anni, il Card. Camillo Ruini è stata ed è una delle figure più importanti nel panorama ecclesiale italiano e non solo per la sua lungimirante guida della Chiesa italiana nei difficili anni dopo la disgregazione della Democrazia Cristiana e il bipolarismo Berlusconi vs Centrosinistra (di cui ha raccontato di recente un “tentativo azzardato” del Quirinale con Scalfaro contro l’ex Premier di Forza Italia): la fecondazione assistita, i casi Eluana e Welby con le prime avvisaglie di eutanasia, e poi ancora il dramma dell’aborto e dell’utero in affitto, sono tanti i temi cruciali per i diritti “etici” che la Conferenza Episcopale Italiana di Ruini ha affrontato nel dialogo costante con le autorità politiche man mano che emergevano le varie proposte in Parlamento.
Il Card. Ruini ha compiuto 93 anni lo scorso 19 febbraio 2024, dopo aver guidato condotto la Commissione sulle apparizioni di Medjugorje e dopo aver guidato i vescovi italiani nella complessa fase di transizione tra Papa Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e le dimissioni che hanno portato a Papa Francesco: ha sempre richiamato un impegno diretto dei cattolici in politica, considerando cruciali le battaglie per la difesa della vita e della persona in ogni aspetto e ambito. Nella recente intervista al “Corriere della Sera” a a “Sette”, Ruini ha raccontato come oggi la morte gli faccia un po’ più di paura del passato: «Ci penso sempre più spesso. Ho 93 anni, e sono un tipo realista: vuole che non pensi alla morte? Diciamo che quel pensiero si è fatto per me “esistenzialmente rilevante”». Il cardinale Ruini ha addirittura dedicato un intero libro sul tema dopo la morte (“C’è un dopo”) ed è sempre al “CorSera” che ha ricordato come il tema dell’inferno sia sempre più attuale nella trattazione teologica cristiana: «Al momento della morte accade la separazione dell’anima dal corpo» e per i cristiani ciò è un fatto concreto, realistico, «Cambia tutto per l’essere umano. L’anima infatti non esaurisce l’uomo. L’uomo e la donna sono un insieme di anima e corpo. Senza corpo, l’anima entra dunque in un’altra esistenza». Sull’inferno, come ha spiegato del resto anche Papa Ratzinger, «non è affatto un luogo deserto. Anche se il Vangelo è la “buona notizia” della salvezza, più volte vi si prospetta la punizione eterna per chi segue il male».