La guerra in Ucraina e il dialogo con il Cardinale Czerny
Il Cardinale Michael Czerny è l’attuale Prefetto del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. L’incarico, tra i più importanti del Vaticano, è stato conferito al cardinale da Papa Francesco. Nei pensieri di Czerny, raggiunto da ‘Il Sole 24 Ore‘, non può mancare uno sguardo verso l’Ucraina e il conflitto che ormai da tempo affligge il suo popolo. Con Bergoglio Czerny condivide l’appartenenza all’ordine dei gesuiti e… l’America Latina: in quest’ultima, in particolare, si è trovato a recarsi anni fa in missione nella difficile area del Salvador. Le sue origini, al contrario del Papa, sono però della Repubblica Ceca, dove vi rimase per poco tempo, trasferendosi fin da bambino con la famiglia in Canada.
La sua vita è stata dedicata soprattutto a impegni umanitari a sostegno delle popolazioni africane nella lotta contro l’AIDS, e successivamente, prima dell’ultimo incarico di prefetto, si è occupato del settore Migranti e Rifugiati. Di recente è stato inoltre inviato da Papa Francesco a Kiev, dove ha potuto toccare con mano il dolore e la distruzione di una guerra che non sembra finire.
Card. Czerny: “La vera arma è l’ascolto”
Il cardinale Czerny ha voluto parlare di guerra, riferendosi proprio al conflitto che si sta consumando in Ucraina, e ha anche voluto rivolgere parole di speranza, confidando in un risveglio in una “bellissima alba di pace”, come lui stesso ha dichiarato. Senza entrare nel merito del fronte bellico, si è voluto poi concentrare sui propositi malvagi che affliggono l’uomo: fornicazione, furto, omicidio, adulterio, cupidigia, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, maldicenza, superbia, stoltezza. Propositi da cui l’essere umano dovrebbe tenersi lontano, guerra inclusa. L’ascolto, secondo il cardinale, dovrebbe essere la vera arma di pace da sferrare per poter davvero combattere ogni conflitto, sebbene appaia come un’impresa ardua.
“La Chiesa è pronta, ora si parli di pace”, ha spiegato sempre al “Sole 24 ore” il Card. Czerny: sempre in tema di ascolto ha voluto citare l’importante ruolo che stanno svolgendo i Paesi che, nei rapporti tra Russia e Ucraina, stanno puntando sulla mediazione, in quell’ottica di dialogo che lo stesso Bergoglio ha più volte sollecitato. Insomma, secondo Czerny, il miracolo sarebbe ancora possibile. L’alternativa sarebbe invece il sempre più realistico scoppio di una Terza Guerra Mondiale, come profetizzato dallo stesso Pontefice più volte.