Papa Francesco ha annunciato che sarà presente alla Santa Messa di conclusione del 52esimo Congresso Eucaristico Internazionale, in programma dal 5 al 12 ottobre 2021 a Budapest (slittato di un anno per via della pandemia Covid 19) e l’intera Chiesa d’Ungheria festeggia per lieta novella: «Con grande gioia abbiamo appreso la notizia che il Santo Padre ha annunciato la sua decisione di venire a Budapest per la Santa Messa alla conclusione del 52.mo Congresso Eucaristico Internazionale», scrivono i vescovi ungheresi in un comunicato ufficiale dopo l’annuncio dato direttamente dal Pontefice nella conferenza stampa a bordo del volo di ritorno dall’Iraq.



A Vatican News il cardinale arcivescovo di Esztergom-Budapest Peter Erdö ha però spiegato nel dettaglio come e con quale cuore si appresta il Paese mitteleuropeo ad accogliere il ritorno del Papa in terra d’Ungheria: «Anche se in questo momento a Budapest le Messe con la presenza di fedeli sono sospese per la pandemia, le chiese non sono chiuse e c’è gente che viene per pregare davanti al Santissimo. E’ commovente vedere quanta sete e quanta fame ha la gente per l’Eucaristia». Non è questione di “ottimismo” ma di fede, due concetti ben diversi tra loro: al netto dei lockdown e delle vaccinazioni che stentano a decollare un po’ in tutta Europa, il Congresso si farà, parola dell’Arcivescovo.



IL PAPA AL CONGRESSO EUCARISTICO IN UNGHERIA AD OTTOBRE

«Il Congresso comunque si farà – assicura Erdö – non ci sono dubbi e siamo preparati a diversi scenari dello sviluppo della pandemia»: il programma vedrà il Santo Padre Francesco presiedere la cerimonia eucaristica conclusiva nella Statio Orbis nella Piazza degli Eroi e da lì annuncerà il luogo del successivo 53esimo Congresso Eucaristico Internazionale. «Abbiamo accolto la notizia con grandissima gioia, non soltanto noi cattolici, ma tutta la società ungherese. Anche i diversi canali tv hanno trasmesso subito la notizia, e anche le altre comunità religiose, gli altri gruppi della società, sono molto entusiasti. Aspettiamo il Santo Padre anche come testimonianza di speranza, perché la sua presenza potrà dare speranza dopo tanti mesi di oscurità e di pandemia. Riprendiamo la vita, rinnoviamoci grazie allo Spirito, questo è lo scopo dell’incontro: speriamo che possiamo incontrare Cristo a Budapest, in modo molto solenne, del mese di settembre», risponde ancora il Cardinale alla stampa vaticana.



Le restrizioni e il lockdown non impediscono affatto la presa di coscienza di cosa l’Eucaristia rappresenti per la vita di ciascun cristiano: «abbiamo dato ai fedeli l’indicazione di approfondire, di conoscere meglio gli insegnamenti di Papa Francesco sull’Eucaristia, come possibilità di preparazione al Congresso». Il tema centrale sarà “Sono in tutte le mie sorgenti” seguendo l’indicazione di Francesco data nel 2019 nel comunicare la scelta di Budapest, «ritrovare in Dio la forza di rinnovamento».