È MORTO IL CARDINAL CLAUDIO HUMMES: ECCO CHI ERA

Il Cardinal Dom Claudio Hummes è morto in Brasile dopo 87 anni di vita spesi a lodare il Signore e compiere la missione di evangelizzazione nelle aree più disastrate e bisognose del Sud America: era un grande amico di Papa Francesco che infatti ha subito inviato un telegramma di condoglianze alla Diocesi di San Paolo, dove Hummes era stato Arcivescovo oltre che Prefetto emerito della Congregazione per il Clero.



In una intervista del 2022 era stato lo stesso presule brasiliano a definire così la sua missione cristiana: «Ho voluto scegliere come motto la frase di Gesù Cristo: “Siete tutti fratelli” (Mt 8), pensando anche a san Francesco d’Assisi, che è voluto ritornare al Vangelo e ha voluto che la fraternità fosse una caratteristica dei suoi frati, come la povertà, l’amore caritatevole e la solidarietà con i poveri. Ho seguito questa strada. Ed è su questa strada che intendo continuare il mio apostolato…». Il suo legame con il Papa era dunque molto più stretto di quanto si possa pensare: fu proprio la vicinanza del Cardinal Hummes ad ispirare il Santo Padre nella scelta del nome Francesco per il Pontificato: nato l’8 agosto 1934 nello stato brasiliano del Rio Grande del Sud, figlio di emigranti tedeschi, Dom Hummes aveva preso il nome religioso di Cláudio entrando nell’Ordine dei frati minori nel 1956. Dopo una lunghissima carriera ecclesiale, divenne Cardinale nel 2001 per volere di San Giovanni Paolo II, dopo averlo già nominato arcivescovo di San Paolo nel 1998: in diverse conferenze tenute in Sud America conobbe l’allora vescovo d Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio che rimase colpito dalla straordinaria missione ecumenica dei vescovi brasiliani nel parlare di Gesù e della Chiesa nella regione amazzonica.



IL DOLORE DI PAPA FRANCESCO: “CARD. HUMMES AMICO E FRATELLO”

Nel 2019 Papa Francesco volle affidare proprio al Cardinal Hummes la guida del Sinodo sull’Amazzonia: il rapporto era fortissimo, tanto che già qualche anno prima Papa Bergoglio raccontò quanto avvenuto durante il Conclave del 2013 tra lui e il Cardinale morto oggi all’età di 87 anni nella sua San Paolo. «Io avevo accanto a me l’arcivescovo emerito di San Paolo e anche prefetto emerito della Congregazione per il clero, il cardinale Claudio Hummes: un grande amico, un grande amico! Quando la cosa diveniva un po’ pericolosa, lui mi confortava. E quando i voti sono saliti a due terzi, viene l’applauso consueto, perché è stato eletto il Papa. E lui mi abbracciò, mi baciò e mi disse: “Non dimenticarti dei poveri!”. E quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri. Poi, subito, in relazione ai poveri ho pensato a Francesco d’Assisi», raccontava Papa Francesco.



Si capisce ora meglio il perché di un dolore così grande manifestato dal Santo Padre nel telegramma di condoglianze inviato al cardinale Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo in Brasile, per la morte del cardinale Claudio Hummes avvenuta il 4 luglio scorso. «Porto sempre ben impresse nella mia memoria le parole che Dom Claudio mi disse il 13 marzo 2013, chiedendomi di non dimenticare i poveri», scrive Francesco, ribadendo poco dopo le «mie preghiere per il riposo eterno di questo caro fratello». Il Papa definisce gli anni di servizio nella Chiesa di Cristo del Card. Hummes come «dedicato e zelante e sempre guidato dai valori evangelici, alla Santa Madre Chiesa nei diversi incarichi pastorali affidatigli sia in Brasile che nella Curia Romana, e per l’impegno negli ultimi anni per la Chiesa in Amazzonia». Il cardinale Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo, si dimostra profondamente addolorato per la perdita di un uomo “straordinario”: ha poi dichiarato che Hummes è morto dopo una lunga malattia sopportata con pazienza e fede. Sempre dal Brasile, l’arcivescovo di Rio de Janeiro, cardinale Orani João Tempesta, scrive come la morte di Hummes è una grave perdita per l’intera Chiesa, mentre infine Monsignor Evaristo Spengler, presidente della Repam (Rete ecclesiale Panamazzonica) definisce il cardinale scomparso un «profeta che lascia in eredità la difesa dei più poveri. Ha contribuito a organizzare le strutture e lo spirito di una Chiesa missionaria e di servizio in Amazzonia».