Non se l’aspettava il Cardinal Reinhard Marx una risposta così tempestiva e ficcante nei contenuti da Papa Francesco: eppure sembra deciso tutto dopo l’annuncio ai media in Germania che l’arcivescovo di Monaco e Frisinga si sarebbe dimesso seduta stante, in protesta per quanto combinato da alcune gerarchie ecclesiali su pedofilia, abusi e “nuovi diritti” (non va dimenticato che nella Chiesa tedesca è da tempo in corso una discussione che potrebbe terminare in un potenziale nuovo “scisma” dopo la Riforma protestante di Lutero, ndr). La lettera inviata dal Card. Marx in Vaticano era datata 4 giugno, ebbene ieri invece Papa Francesco – dopo soli 6 giorni – ha replicato con un’ulteriore missiva in cui respingeva le dimissioni del prelato tedesco, invitandolo a prendersi le responsabilità della crisi e continuare a costruire per il bene della Chiesa “dal di dentro” e senza mettersi da parte.
Così oggi giunge la contro-replica del cardinale progressista che accetta per obbedienza la decisione del Santo Padre, con una comunicazione pubblicata sul sito della Arcidiocesi di Monaco: «In spirito di obbedienza accetto la sua decisione», si conclude così lo scambio di lettere serrata di questi ultimi giorni in merito alla dimissioni da arcivescovo della Baviera. «Non contavo – scrive il cardinale Marx – su una reazione così veloce e nemmeno mi aspettavo la decisione che io dovessi continuare nel mio servizio»; il tono fraterno di Papa Bergoglio ha colpito nel segno il cardinal tutt’ora dubbioso sull’operato della Chiesa Cattolica ai tempi d oggi.
CARD. MARX RESTA NELLA CHIESA MA RILANCIA SULLA “RIFORMA”
Il Card. Marx spiega di essersi sentito compreso e rinfrancato dalla lunga missiva di Papa Francesco delle scorse ore, «ha compreso il dramma che vive la Chiesa tedesca in tema di abusi». Ribadendo di voler accettare la decisione finale del Papa, l’arcivescovo di Monaco rilancia sulla necessità di «cercare nuove strade da percorrere, anche in considerazione di una storia di molteplici fallimenti, per annunciare e testimoniare il Vangelo».
Ora è tempo di “riflessioni” sulle modalità con cui contribuire ancora di più al rinnovamento della Chiesa: per Marx occorre a questo punto inevitabilmente partire dagli spunti dati da Francesco in quella lettera, anche se «Resta comunque valido – ribadisce il porporato – ciò che avevo sottolineato nella mia dichiarazione e cioè che io stesso devo assumermi la responsabilità personale e anche ‘istituzionale” nei riguardi delle vittime». Chiosando la lettera di risposta al Santo Padre, il Cardinal Marx riconosce che i prossimi tempi saranno una «grande sfida, tornare semplicemente all’ordine del giorno di ‘ieri’ non può essere la via, né per me né per l’arcidiocesi».