L’APPELLO DEL CARDINAL O’MALLEY CONTRO LA SCIENZA “FIDEISTICA”
Una delle figure più celebri nella Chiesa americana, l’arcivescovo di Boston Cardinale Seán Patrick O’Malley, pone all’attenzione della comunità Usa un tema tutt’altro che in secondo piano rispetto alle conseguenze del rapporto tra la pandemia mondiale e il futuro della scienza. Nella recente conferenza dal titolo “Pregare in un mondo sofferente”, presso la facoltà di Teologia della Pontificia Università di Salamanca (UPSA), il Cardinal O’Malley ha voluto condividere l’esperienza profonda del suo impegno in difesa della vita e diretto alla cura della persona. In particolare, l’arcivescovo ha voluto rivendicare i benefici della preghiera in confronto ai progressi entusiasmanti della scienza.
«In un mondo in cui la scienza sembra aver fatto sparire la spiritualità e la trascendenza», spiega O’Malley introducendo la conferenza, «la preghiera ci dà ragione della nostra vita e riempire di significato il dolore, la sofferenza e la morte». Il prelato che ha dedicato la sua vita all’ordine dei francescani ricorda poi come proprio nella figura di San Francesco «possiamo scoprire il senso di queste negatività leggendo il “libro” che è la Croce stessa di Cristo, dove Egli offre al Padre nello Spirito Santo l’intera storia dell’umanità, positiva e negativa, trasformandola in vita mediante la Resurrezione». Il tema, non volontariamente collegato, era stato sollevato ieri nel suo discorso al Senato dalla Premier Giorgia Meloni quando ha evidenziato le problematiche dei passati esecutivi circa il particolare rapporto con la scienza: «La scienza non va scambiata con la religione, ne siamo consapevoli e non lo abbiamo mai fatto. In passato non abbiamo condiviso le scelte prese dall’esecutivo proprio perché alla base di queste ultime non c’erano evidenze scientifiche».
CARD. SEAN PATRICK O’MALLEY: “LA PREGHIERA È DIRE SÌ ALLA VOLONTÀ DI DIO”
Attenzione, la precisazione fatta dal Cardinal O’Malley non significa certo che non occorra più ascoltare la parola della scienza e della medicina: tutt’altro e lo stesso arcivescovo di Boston, per fugare questa problematica, cita il caso del Cardinal Carlo Maria Martini e il suo insegnamento sulla prima cosa che Gesù ha fatto nel rivelarsi pubblicamente, «guarire i malati, scacciare i demoni, prendersi cura dei poveri e benedire i bambini». Secondo il Card. O’Malley la prima volontà diretta del Figlio di Dio è stata quella di produrre opere di misericordia : in secondo luogo, ha voluto evangelizzare facendo conoscere il Regno di Dio.
«Tuttavia, le persone ci crederanno solo quando vedranno che ci prendiamo cura di loro», invita a ragionare il Cardinale sottolineando come sia decisiva comunque la cura della persona anche in ambito scientifico. Citando i padri della Chiesa e diversi Santi, il Card. O’Malley invita i fedeli a meditare sui Vangeli, «contemplando Cristo come uomo e maestro di preghiera» ad esempio a partire da quell’unica preghiera che il Signore ha insegnato all’uomo «la preghiera del Padre Nostro ci rivela la paternità divina, che include la maternità». Nella medesima conferenza universitaria – chiosa InfoCatolica che ha pubblicato diversi stralci dell’intervento dell’arcivescovo – il Cardinale O’Malley concludo «la vera preghiera dice sempre sì alla volontà di Dio, come ci mostrano la vita di Maria e dei santi».