Ospite alla riunione a Roma del Partito Popolare Europeo, inaugurata al The Westin Excelsior di Roma, il cardinale Pietro Parolin ha rilasciato delle dichiarazioni molto importanti. Il segretario di Stato ha acceso i riflettori sul rischio di strumentalizzazione del cristianesimo per scopi politici: «Nel cristianesimo non si sceglie quello che più piace o quello che più fa comodo, nel cristianesimo si deve accettare tutto».



«Non è come andare al supermercato e prendere questo o quest’altro», ha sottolineato il cardinale Pietro Parolin nel corso del suo intervento. A chi ha evidenziato che tra i membri dei partiti populisti c’è chi si richiama ai principi cristiani, il porporato ha risposto affermando che è importante fare una scelta globale: «Fa parte del cristianesimo sia la difesa della sua vita, sia l’amore del prossimo che si manifesta come attenzione nei confronti del fenomeno delle migrazioni».



PAROLIN: “PAPA IN RUSSIA? NON CI SONO LE CONDIZIONI”

Il cardinale Pietro Parolin si è poi soffermato sull’Europa, sottolineando che la Santa Sede nutre una visione di un’Europa fondata sulla centralità della persona, sulla comunità, sulla sussidiarietà e sulla solidarietà. Tra i numerosi temi trattati dal porporato non poteva mancare un riferimento sulla possibilità di un viaggio in Russia di Papa Francesco. Parolin ha spiegato che il pontefice è interessato ad andare a Mosca come in tutti gli altri Paesi, «ma attualmente mi pare non ci siano le condizioni per un viaggio». Il religioso ha proseguito: «Il desiderio deve anche concretizzarsi con alcune situazioni precise. Vedo che ora non se ne parla». Poi una battuta sul possibile incontro tra Bergoglio e Kirill, patriarca di Mosca: «Non ho elementi per dire né si né no, ogni incontro è positivo, questo è il grande principio. Se questo incontro si concretizzerà prossimamente non sono in grado di dirlo».

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