RAVASI CONDIVIDE LA CANZONE DI GHALI SU X: COS’È SUCCESSO
Fa specie ma non cosi tanto se si conosce il personaggio: mentre impazzava la polemica sulle dichiarazioni del rapper Ghali a Domenica In – nella puntata speciale di fine Sanremo – il cardinale Gianfranco Ravasi condivideva una parte del testo di “Casa mia” sui social. Per l’appunto un’abitudine usuale del prelato (Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura) che sui social ogni giorno si diletta a postare brani, citazioni e frasi che ritiene di alto valore religioso e sociale.
E cosi mentre le “allusioni” di Ghali sulla guerra in Medio Oriente, con tanto di scontro diplomatico per la Rai dopo lo “stop al genocidio” rilanciato da Ghali a Sanremo con evidente riferimento alla guerra Israele-Hamas – in difesa dei palestinesi a Gaza – il cardinale tra i più influenti nel mondo culturale italiano prende a prestito alcuni versi del testo della canzone giunta quinta a Sanremo, celebrandone il contenuto: «Siamo tutti zombie col telefono in mano / Sogni che si perdono in mare […] Ma qual è casa tua / Ma qual è casa mia / Dal cielo è uguale, giuro».
L’ALIENO, GHALI E LE POLEMICHE A SANREMO: IN VATICANO INTANTO…
Il disorientamento dei ragazzi che vengono “allontanati” ai propri affetti per colpa degli smartphone ma anche la casa “persa” con le morti dei migranti in mare fino alla fuga dei civili dalla guerra in Medio Oriente: il testo “Casa mia” di Ghali contiene tutto questo, con tanto di “alieno” presentato sul palco del Festival di Sanremo al quale il rapper di origini tunisine cerca di raccontare un po’ come “va il mondo”. Presentando il proprio brano nell’intervista a Rai Play, Ghali presentava così il suo brano: «È un viaggione, è come un brano scritto a quattro mani con un extraterrestre amico. Insieme guardiamo il Pianeta Terra dall’alto e ci sono diverse cose che io non riesco a spiegargli, non riesco a spiegargli perché purtroppo accadono».
Quell’alieno, quella “sorpresa” arriva a questo punto in Vaticano, con Ravasi “folgorato” sulla strada di Sanremo dal testo intriso di riferimenti cari alla sinistra mediatica: e poco importa se parallelamente lo stesso Ghali metteva la Rai in forte contrasto diplomatico con Israele per le condanne a senso unico sulla guerra a Gaza. Della polemica sulla morti palestinesi non sembra essere al momento sul “tavolo” del cardinale il quale si limita a considerare, tra tutti i brani presenti al Festival, quello del rapper già in passato “corteggiato” da sacerdoti e vescovi per le sue posizioni anti-Salvini sul fronte immigrazione.