STUDENTI ATEI CONTESTANO LA LEZIONE DEL CARDINAL ZUPPI ALL’UNIVERSITÀ ROMA TRE

Un rappresentante della Chiesa Cattolica che viene osteggiato, nella libera Italia, per una lezione tenuta in Università: la storia si ripete. Dopo che La Sapienza si rifiutò di accogliere Papa Benedetto XVI purtroppo si è rischiato il ripetersi del misfatto, evitato solo per l’intervento deciso del rettore dell’Università di Roma Tre che ha tirato dritto non accogliendo la richiesta di alcuni studenti e dell’associazione Circolo UAAR di Roma. Quando infatti il Presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) Card. Matteo Zuppi è stato invitato ad inaugurare l’anno accademico 2022-2023 subito parte degli studenti atei e progressisti si sono opposti per la presenza di un esponente del clero nei luoghi degli studi pubblici: come sottolinea “il Giornale” una frase pronunciata dal Cardinale mesi fa sarebbe all’origine della richiesta di chiudere le porte al Presidente dei vescovi italiani.



«Eva sa bene che la scienza sa tante cose, ma spesso dimentica l’essenziale: la scienza non conosce i miracoli. Eppure, qualcuno dice che i miracoli esistono», spiegava il Card. Zuppi riferendosi al libro “Il senso di Eva per la vita”, la storia della giovane donna emiliana Eva Lappi che ha accolto in casa persone senza fissa dimora, poveri, ex carcerati, tossicodipendenti e prostitute. Quando dunque Zuppi ha confermato la sua presenza all’inaugurazione dell’anno accademico di Roma Tre nell’aula magna – ore 10.30 stamattina, 21 febbraio 2023 – l’ira di alcuni studenti è esplosa. Circolo di Roma dell’Uaar, l’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, ha lanciato una petizione contro Zuppi in università: mille firme presentato al rettore Massimiliano Fiorucci non sono però bastate per bloccare l’iniziativa che si è tenuta senza problemi di ordine pubblico presso l’ateneo romano.



ROMA TRE, ZUPPI INAUGURA L’ANNO ACCADEMICO: “EDUCAZIONE ALLA PACE”

«Chiediamo di annullare l’invito al cardinale Zuppi e di predisporre l’inaugurazione dell’anno accademico in ossequio ai principi fondamentali del nostro ordinamento in generale, laicità e pluralismo, e di quello universitario, scienza e ragione, nello specifico», si legge nella petizione presentata dagli studenti del UAAR al rettore per bloccare la lectio del Presidente CEI all’università Roma Tre. «Numerosi i motivi che rendono quanto mai fuori luogo e inopportuno questo invito in un luogo, quale quello universitario, dove la laicità, il pluralismo, la crescita individuale e sociale con pari diritti e pari dignità e, imprescindibili, il pensiero e il metodo scientifico razionale, dovrebbero fungere da criteri guida per informare anche ma non solo tutta l’attività didattica», scrivono ancora i contestatori del Card. Zuppi.



Il rappresentante di una confessione religiosa – concludono – che si rifà come la Chiesa Cattolica «a uno stato puramente teocratico che non ha mai aderito a nessuna Dichiarazione o Convenzione internazionale per la protezione dei diritti umani fondamentali, che al contrario ricorre al Concordato per affossare l’iter delle leggi italiane non gradite sempre in tema di diritti e parità, dal fine vita alle persone lgbtq+ passando per la parità di genere, non può essere certo chiamato a dare lezione per di più proprio in tema di educazione ai diritti, in una università pubblica di uno stato laico o che voglia dirsi tale». Zuppi contestato e tentato di “bloccare” per il solo fatto di essere intellettuale legato alla Chiesa: non voluto per motivi presunti “laici”, forse questo un vero elemento che contrasta con la libertà e laicità del pensiero in un Università? «Sono onorato e lieto di prendere la parola in questa Università degli Studi di Roma Tre, una università dinamica sul piano scientifico, inserita in una grande città-capitale europea, che contribuisce in maniera rilevante alla riqualificazione del quadrante Centro-Sud della città. Sebbene bolognese di adozione, sono romano di origine e ho visto con partecipazione lo sviluppo impressionante di Roma Tre negli ultimi trenta anni, anniversario che state celebrando», così ha aperto il suo discorso in università il Card. Zuppi nel testo titolato “L’educazione ai diritti e alla pace”, «Dovrei parlare di pace e diritti come questione educativa. Potrei invertire i termini perché ogni questione educativa deve condurre alla pace e ai diritti, alla costruzione di una società pacifica e alle giuste tutele collettive e individuali. Per realizzare la pace c’è bisogno di formare e diffondere una cultura di pace, una “mentalità di pace”, come la definiva Maria Montessori nel suo libro Educazione e pace».