IL CARD. ZUPPI SULLA VITTORIA DEL CENTRODESTRA: DIALOGHEREMO SULLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHESA

Le elezioni sono ormai alle spalle, ora servono tante idee e poca ideologia: netto il cardinale Matteo Zuppi. Interpellato da Avvenire, il presidente della Cei ha invitato tutti a credere alla forza e alla bellezza della democrazia, ascoltando le domande che questo voto contiene: “Gli italiani hanno esercitato il loro diritto e il loro dovere. Quindi ci si interroghi su che cosa l’espressione del voto chiede – ed è una domanda che dobbiamo farci tutti, anche la Chiesa – e si guardi con responsabilità al nostro futuro, come del resto è scritto nella nota pubblicata oggi. Servono tante idee e poca ideologia”.



Il cardinale Zuppi ha spiegato che con le nuove forze di maggioranza ci sarà un dialogo che avrà al centro la bellissima Dottrina sociale della Chiesa, a partire dalla difesa della persona, dalla difesa dei diritti individuali ed ai diritti della comunità.

CARD. ZUPPI A GIORGIA MELONI: DIFENDERE L’INTERESSA NAZIONALE ED EUROPEO

Nel corso del dialogo con il giornale, Zuppi ha spiegato di conoscere personalmente Giorgia Meloni: “Cosa mi sento di dire? Che ha una grande responsabilità e tante attese. E che deve dare – come chiunque sia chiamato a rivestire quel ruolo – dignità alla politica e quindi saper affrontare nella maniera più alta le grandi sfide che ci attendono, nella difesa dell’interesse nazionale ed europeo, che è poi la vera domanda dell’elettorato”. Il numero uno della Cei ha poi aggiunto: “Forse anche l’astensionismo, sintomo di un disagio che non può essere archiviato con superficialità e che deve invece essere ascoltato, alla fine è una richiesta, sia pure in negativo, di una politica che torni a essere attraente e sappia trovare le risposte. È un momento difficile, ma anche straordinariamente importante per mantenere le radici del nostro Paese, della Costituzione, e per guardare avanti con una visione non piccola e miope, ma lungimirante”.



ZUPPI SULL’UCRAINA: “GUERRA È UN ABOMINIO”

Il rapporto con l’Europa e con la politica estera saranno tra i banchi di prova del prossimo governo, ha rimarcato Zuppi, con l’Italia che ha un dovere che viene dalla geografia, essendo la radice dell’Europa e del Mediterraneo: “E quindi non può non avere una politica europea e mediterranea. L’Europa inoltre è una straordinaria possibilità. Abbiamo bisogno di più Europa, di un’Europa che funzioni di più. Per esempio per ciò che riguarda i flussi immigratori. L’Europa qui non ha funzionato, ha lasciato sola l’Italia in questo campo e perciò c’è bisogno di più solidarietà europea”. Soffermandosi sulla guerra in Ucraina, il cardinale Zuppi ha ricordato che la storia dell’Italia conferma la natura da cerniera tra i diversi mondi, un ruolo che non va dimenticato. Tutti dobbiamo fare di più per la pace, il suo messaggio: “La guerra è un abominio e non dobbiamo mai abituarci all’intossicazione di odio da cui è prodotta e che produce. Non dobbiamo aspettare l’atomica per muoverci. Ecco perché dicevo che serve un’Europa più forte, anche con aspetti come il fisco, la politica estera comune e un esercito europeo”.