GUERRA UCRAINA, TELEFONATA ZUPPI-LI HUI (GOVERNO CINA): “SERVE PACE GIUSTA E DURATURA”

Con l’aggravarsi della guerra fra Ucraina e Russia dopo la contro-invasione delle truppe di Kiev nella regione russa del Kursk, dal Vaticano giunge notizia di un nuovo importante contatto diplomatico tra il Cardinale Matteo Maria Zuppi e il delegato speciale per gli Affari Euroasiatici del Governo in Cina. La telefonata tra il responsabile scelto da Papa Francesco per la missione di pace internazionale e Li Hui, informa la stampa vaticana, è avvenuta nella mattinata del 14 agosto 2024, «nell’ambito della missione affidata al porporato da Papa Francesco per la pace in Ucraina e in seguito all’incontro a Pechino del settembre scorso».



Nella telefonata tra Zuppi e il rappresentante di Xi Jinping che segue da vicino l’evoluzione del conflitto in Ucraina, è stato espresso da entrambi «grande preoccupazione per la situazione e la necessità di favorire dialogo tra le Parti, con garanzie internazionali adeguate per una pace giusta e duratura». Nel settembre 2023 il Cardinale Zuppi, su iniziativa del Papa, ha fatto visita a Pechino come quarta tappa della speciale missione di pace messa in atto dalla Chiesa dopo l’inizio della guerra fra Ucraina e Russia: dopo Kiev, Mosca e Washington, il Presidente della CEI si è recato in Cina per provare a convincere il regime comunista a porsi come garante di una pacificazione a lungo termine tra Zelensky e Putin.



LA MISSIONE DI PACE NON È FINITA: L’APPELLO DI ZUPPI ALL’UNITÀ DELLE CHIESE PER RAGGIUNGERE LA FRATERNITÀ DEI POPOLI

Al netto del dialogo sempre piuttosto delicato tra la Chiesa Cattolica e la Cina comunista – reso possibile in questi ultimi anni dall’accordo provvisorio tra Vaticano e Pechino per la nomina dei vescovi locali – l’urgenza di una guerra sempre più intricata e difficile da “fermare” ha rimesso in moto anche pubblicamente i tentativi del Cardinale Zuppi di poter raggiungere qualche risultato diplomatico di ampio respiro.

Come ha spiegato lo stesso arcivescovo di Bologna in un editoriale uscito oggi sull’Avvenire per la Festa dell’Assunta, la Madre di tutti oggi è sempre più «mater dolorosa con le ‘sette spade‘ che le trafiggono il cuore – quante immagini di Maria ci sono nei nostri Paesi! -, ‘sta’ particolarmente in Europa, in Russia e in Ucraina, in Terra Santa, in Medio Oriente, in Africa e dovunque nel mondo si accendono guerre colpevoli e sprofondano vittime innocenti». Durante l’Angelus dell’Assunta, Papa Francesco ha invocato il cessate il fuoco da Gaza fino all’Ucraina, sottolineando come già lo stesso concetto di guerra è una pura sconfitta dell’umanità.



Zuppi nel suo editoriale rimette in gioco la centralità di una missione di pace e di dialogo che possa portare finalmente qualche frutto concreto: «Sento risuonare la gravità delle parole del grande Patriarca Atenagoras: ‘Chiese sorelle, Popoli fratelli’. Ma noi, questo orizzonte, fatichiamo a vederlo nelle contrapposizioni e nelle ostilità che sembrano crescere invece di diminuire». L’appello del Cardinale è per ritrovare un’unità delle Chiese cristiane al più presto, elemento fondamentale per poter poi permettere un maggior percorso di pacificazione all’interno dell’intricatissimo scacchiere internazionale, specie in Asia: «la divisione delle Chiese diminuisce la fraternità tra i popoli“. Possiamo celebrare la festa dell’Assunta senza provare vergogna per il nostro cristianesimo a pezzetti?».