Ai microfoni di La7 ha parlato Filomena, la figlia dell’uomo morto ieri al Cardarelli di Napoli. La donna ha raccontato il dramma vissuto e la beffa seguente: “Non siamo riusciti a salutare nostro padre, io vivo al nord, vivo in provincia di Belluno, sono venuta giù e mio padre era già ricoverato; ieri mattina abbiamo avuto la chiamata della dottoressa e io mi padre l’ho vista in una bara, sigillata, non ho potuto neanche abbracciarlo, dirgli quanto gli volevo bene, Non siamo riusciti a salutare nostro padre”. Quindi Filomena ha poi denunciato un fatto decisamente grave: “Quando mio padre è arrivato in ospedale con ambulanza privata, aveva degli effetti personali, due telefoni, la fede nuziale, un orologio e borsa con le sue cose; quando siamo andati a ritirare gli effetti personali, non si trovava più l’orologio, la fede, e i telefoni che ci hanno restituiti non erano suoi. Capisco il sistema, capisco tutto, ma un po’ di umanità, siamo essere umani, abbiamo un dolore immenso, lo scrupolo di non essere portati in tempo in ospedale, ci siamo affidati a coloro che dovevano tutelarci, e poi questa beffa, io non ho parole, sono arrabbiata e delusa”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CARDARELLI, VIDEO CHOC UOMO MORTO IN BAGNO, PROCURA APRE INCHIESTA E ORDINA AUTOPSIA

E’ stata aperta un’inchiesta dopo il video choc dall’ospedale Cardarelli, che vedeva una persona morta in bagno. Lo riporta Fanpage apprendendolo da fonti investigative, e facendo sapere che gli accertamenti serviranno per capire come mai l’uomo sia morto; il cadavere del paziente è stato sequestrato ed è stata quindi disposta l’autopsia. Intanto continuano ad emergere i pareri sulla vicenda, come quello dell’infettivologo della task force ligure, Matteo Bassetti, che parlando a La7 ha spiegato: «Credo che quello che è successo a Napoli sia un esempio certamente di malasanità ed è giusto stigmatizzarlo, però vorrei mettere in evidenza tutto quello che di buono stiamo facendo negli ospedali italiani». Quindi Bassetti ha aggiunto: «Una cosa può non funzionare, è indubbio che ci saranno delle inchieste interne ma bisogna andare all’origine del problema, è inutile dire oggi che la colpa è di ciò che non si è fatto durante l’estate, la colpa è di quello che non abbiamo fatto per trent’anni». Secondo l’infettivologo di Genova l’attuale stato della sanità è il risultato di continui tagli «E’ evidente – ha concluso – che nelle situazioni di emergenza ti trovi in difficoltà». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CARDARELLI, VIDEO CHOC UOMO MORTO IN BAGNO: “ALTRI 4 MORTI COVID IN PRONTO SOCCORSO”

Il video choc registrato all’ospedale di Cardarelli con un paziente trovato morto in un bagno ha fatto il giro del web ed ha sconvolto l’opinione pubblica. «Sono immagini che sono state girate da un altro paziente del reparto e che ha poi pubblicato sui social network. Le autorità sanitarie hanno avviato un’indagine interna, stanno accertando le cause del decesso. L’autopsia è in programma nelle prossime ore», ha spiegato l’inviato di Storie Italiane nel corso della diretta di oggi, giovedì 12 novembre 2020. Il Mattino riporta un altro particolare: spuntano altri quattro morti di Covid nel pronto soccorso dell’ospedale napoletano e altrettante persone sono decedute nella notte tra martedì e mercoledì all’ospedale San Leonardo di Castellammare.



VIDEO CHOC CARDARELLI, É EMERGENZA A NAPOLI

Il dramma del Cardarelli di Napoli ha sconvolto tutti ed emergono i primi dettagli sulla vittima: l’uomo era ricoverato nell’area sospetti del pronto soccorso con probabile infezione da coronavirus. L’uomo, sui 60 anni, era stato sottoposto al tampone rapido ed a quello tradizionale, era in attesa della Tac. La situazione a Napoli è delicata, in particolare all’ospedale Cardarelli come testimoniato anche dai medici. «I posti in terapia intensiva non ci sono, siamo allo stremo», il messaggio di una anestesista in un lungo post pubblicato sui social network: «Non sappiamo dove mettere i malati che intubiamo. Passiamo notti in bianco ricevendo risposte di zero posti sul territorio. Li appoggiamo esternamente finché non finiranno le fonti di ossigeno rimaste o finché non morirà qualcuno che libererà una postazione».

Il video choc condiviso dal giornalista Gianluigi Nuzzi su Instagram. Attenzione, le immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità.