Il cardinale Burke non usa troppi giri di parole: i politici che «pubblicamente e ostinatamente» sostengono l’aborto sono «apostati» e non possono ricevere la comunione. Ex Presidente del Tribunale della Segnatura ed ex cardinale dell’Ordine di Malta, il religioso americano non ha fatto nomi e cognomi, ma è lampante il riferimento a Joe Biden, favorevole all’aborto e noto per il suo rapporto con la fede.
In una nota pubblicata sul suo sito, il cardinale Burke ha spiegato di aver ricevuto tanti messaggi sul tema, evidenziando che molti si chiedono come «possano ricevere la Santa Comunione i politici cattolici e gli ufficiali civili che difendono e promuovono la pratica dell’aborto su richiesta». Il religioso ha aggiunto che la domanda si applica anche a quei cattolici che promuovono politiche e leggi «in violazione della dignità della vita umana di coloro che sono affetti da malattie gravi, bisogni speciali o in età avanzata, e in violazione dell’integrità della sessualità umana, del matrimonio e della famiglia, e in violazione della libera pratica della religione»
CARDINALE BURKE CONTRO LE POLITICHE SULL’ABORTO
Nell’intervento sopra citato, il cardinale Burke ha tenuto a sottolineare una serie di insegnamenti della Chiesa in materia, così da rincuorare tutti coloro che sono «giustamente confusi e scandalizzati» dal «tradimento» dell’insegnamento della Chiesa sulla fede e sulla morale da parte di coloro che professano di essere cattolici. Il religioso ha poi rimarcato che i politici che sostengono «il male intrinseco dell’aborto» sono almeno in uno stato di apostasia. Ma non solo: secondo il cardinale Burke questi politici possono essere anche in eresia se ostinatamente negano o dubitano della verità sul male intrinseco dell’aborto. In un chiaro riferimento al presidente americano Joe Biden, il cardinale ha messo in risalto che «a volte si sostiene che un politico cattolico possa credere nell’immoralità dell’aborto, mentre favorisce una politica pubblica che prevede il cosiddetto “aborto legalizzato”».