La crisi in Ucraina prosegue, la Santa Sede è in prima linea per arrivare al cessate il fuoco. Intervenuto ai microfoni di Oggi è un altro giorno, il cardinale Gambetti ha esordito così: «Il Vaticano lavora innanzitutto su un piano trascendente, il nostro impegno è quello della preghiera incessante affinchè si metta fine ai conflitti nel mondo. La consacrazione al cuore immacolato di Maria è il segno più esplicito di questo impegno, di chiamare a raccolta tutte le forze invisibili. La convivenza tra esseri umani in pace è possibile solo se c’è un principio d’ordine trascendente che unifica».



Nel corso del suo intervento, dopo aver evidenziato il lavoro del Vaticano in queste settimane, il cardinale Gambetti è tornato sulla citazione del Papa alle profezie di Fatima: «Si ricollega perché tra le profezie di Fatima c’era il monito della Madonna che diceva che se la Russia non fosse stata consacrata, saremmo stati continuamente in una tensione. Era già stato fatto in passato, questa volta è stato ribadito con ancora più forza questo desiderio».



CARDINALE GAMBETTI SULLA CRISI IN UCRAINA

Nel corso del dialogo con Serena Bortone, il cardinale Gambetti si è soffermato sulla Settimana santa: «Credo che lo spirito sia quello di entrare il più possibile nei sentimenti che vengono raccontati da Gesù. Ieri il Papa ha richiamato la forza di quelle parole che Gesù ha pronunciato sulla croce. E dice del profondo dell’umano di Gesù, che da un lato è continuamente nell’amore del padre, ma dall’altro non si stacca dall’uomo – le parole dell’arciprete della basilica di San Pietro in Vaticano – Più noi entriamo in questo dinamismo d’amore che fa fiorire il perdono e sentimenti di riconciliazione, più diffondiamo bene intorno a noi e costruiamo pace». Il cardinale Gambetti ha poi parlato degli sviluppi della guerra tra Kiev e Mosca, ribadendo la legittimità dell’azione ucraina: «La legittima difesa è uno dei capisaldi della dottrina. Dopo è difficile stabilire quali sono i limiti, solo chi è sul campo riesce forse a moderare e intervenire secondo quello che è davvero utile e necessario, senza oltrepassare i limiti. Io non sono in grado di esprimere giudizi su quella realtà che vede anche tensioni di anni precedenti. Abbiamo una visione corta sulla vita, sul mondo e sulla società. Troppi forse sono gli interessi di carattere economico, nazionalistici, egocentrici».

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