Il Cardinale George Pell non è un pedofilo: il giorno del verdetto ha visto il pieno proscioglimento dell’arcivescovo emerito di Sydney e già prefetto della Segreteria per l’Economia della Santa Sede. Dopo anni di battaglie processuali dove si è sempre professato innocente davanti alle accuse di abusi sessuali su minori, il Cardinal Pell ora è stato assolto con verdetto unanime dei giudici in quanto «c’è una ragionevole possibilità che il reato non sia avvenuto». L’Alta Corte Australiana ha prosciolto questa mattina il prelato tra le figure più eminenti a livello mondiale della Chiesa Cattolica: Pell stava scontando già il carcere dopo la condanna in Appello ricevuta lo scorso anno (che già confermava la condanna in primo grado del Tribunale di Melbourne del dicembre 2018), ma la sentenza giunta oggi dell’Alta Corte ribalta tutto e proscioglie il Cardinale da ogni infamante accusa. «È stata corretta una grave ingiustizia» ha commentato a caldo l’ex tesoriere del Vaticano, dopo che la Santa Sede per anni lo ha sempre sostenuto nella battaglia legale senza per questo venendo meno alle decisioni rispettabili delle sentenze nei tribunali.



CARDINAL PELL ASSOLTO, IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO

George Pell, cardinale australiano e membro eminente della Santa Sede, era stato condannato in Primo e Secondo grado a 6 anni di carcere di massima sicurezza per dei presunti abusi pedofili nei confronti di due coristi allora 13enni nella sagrestia della Cattedrale di Melbourne nel lontano 1996 (quando ero solo vescovo ausiliare nella diocesi australiana). Alla vigilia del processo di primo grado per pedofilia, Papa Francesco congedò Pell dai suoi incarichi nella Curia romana affinché potesse tornare in Australia e difendersi: oggi però, dopo accuse infamanti e “teorie” accusatrici di ogni tipo, i giudici hanno riconosciuto la sua piena innocenza e perciò già da questa mattina è stato liberato dal carcere di Barwon dove si trovava.



Come riporta Vatican News, «il porporato ha detto di non nutrire alcun risentimento verso la persona che lo ha accusato». È poi lo steso Cardinale Pell a far sapere «Il punto era se avevo commesso o no questi terribili crimini e io non li ho commessi. L’unica base della guarigione a lungo termine è la verità e l’unica base della giustizia è la verità, perché giustizia significa verità per tutti». Questa mattina nell’introduzione alla consueta Santa Messa dalla Cappella di Casa Santa Marta, Papa Francesco – pur senza citarlo direttamente – si è espresso così: «In questi giorni di Quaresima abbiamo visto la persecuzione che ha subìto Gesù e come i dottori della Legge si sono accaniti contro di lui: è stato giudicato sotto accanimento, con accanimento, essendo innocente. Io vorrei pregare oggi per tutte le persone che soffrono una sentenza ingiusta per l’accanimento».

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